Ricorso per cassazione contro il provvedimento d'appello ex art. 52 (art. 52, comma 2, d.lgs. n. 231/2001)InquadramentoContro i provvedimenti cautelari emessi in sede d'appello (il P.M. e) e l'ente, per mezzo del suo difensore, possono proporre ricorso per cassazione. Formula
RICORSO PER CASSAZIONE Alla Corte di Cassazione proc. n..... R.G. Il sottoscritto avv....., del Foro di...., con studio in...., via...., n....., rappresentante e difensore, giusta procura ad litem ex art. 100 c.p.p.[1] depositata presso (la segreteria del pubblico ministero in data....) oppure (presso la cancelleria di questo giudice in data....), di.... (denominazione dell'ente, associazione, società), regolarmente costituitasi ai sensi dell'art. 39 d.lgs. n. 231/2001, propone RICORSO PER CASSAZIONE ai sensi dell'art. 52, comma 2 d.lgs. n. 231/2001 avverso l'ordinanza ex art. 52, comma 1 d.lgs. n. 231/2001 emessa dal Tribunale del riesame di...., in data.... con la quale è stata confermata/riformata l'ordinanza emessa dal giudice.... in data.... (oppure è stato dichiarato inammissibile l'appello proposto avverso l'ordinanza emessa da.... in data....) relativa alla responsabilità amministrativa per l'illecito dipendente dal reato di cui all'art....., per il quale (nome e cognome del soggetto cui è attribuito il reato presupposto) è indagato/imputato per i seguenti MOTIVI (indicare esclusivamente i motivi riguardanti la violazione di legge, tenuto conto della cognizione della Corte di Cassazione stabilita dall'art. 52, comma 2 d.lgs. n. 231/2001). CHIEDE l'annullamento del gravato provvedimento. Allega i seguenti documenti.... Con osservanza Luogo e data.... sottoscrizione del difensore.... [1]Per la procura speciale ad litem, v. Formula in argomento. CommentoPrincipi generali In linea con quanto previsto dall'art. 111 Cost., contro i provvedimenti cautelari emessi in sede di appello l'ente può attraverso il suo difensore proporre ricorso per cassazione ai sensi dell'art. 52, comma 2 d.lgs. n. 231/2001. Legittimazione oggettiva È esclusa, in ragione del dato letterale, l'esperibilità del ricorso per saltum (Cass. S.U., n. 26654/2008; Cass. VI, n. 37985/2004; Cass. II, n. 32382/2004). Una tale impostazione appare del tutto conforme all'art. 325 comma 2 c.p.p. che prevede il ricorso immediato avverso il decreto di sequestro, mentre analogo mezzo è interdetto dal comma 1 dell'art. 325 c.p.p. a cui rinvia l'art. 52, comma 2 d.lgs. n. 231/2001 (Cass. VI, n. 37985/2004). La proposizione non sospende l'esecuzione del provvedimento. Legittimazione soggettiva Il ricorso può essere proposto solo dal difensore dell'ente costituito. Nel caso in cui sia stata inviata l'informazione di garanzia è necessaria la sua costituzione. Motivi ammessi Il ricorso è ammesso, a pena di inammissibilità, solo per la violazione di legge. Come hanno confermato le Sezioni Unite è del tutto escluso dal vaglio di legittimità il vizio di motivazione, non previsto dall'art. 52, comma 2 d.lgs. n. 231/2001 che limita la ricorribilità alla violazione di legge, con l'ulteriore richiamo integrativo dell'art. 325 c.p.p. (Cass. II, n. 3615/2005. In precedenza con riferimento alla disciplina codicistica Cass. S.U., n. 5876/2004). Termine Il ricorso va proposto entro 10 giorni dalla notificazione (o conoscenza) della misura. Modalità Il ricorso va presentato presso la cancelleria del giudice che ha emesso il provvedimento impugnato che ne dà notizia all'autorità che procede la quale, entro il giorno successivo, trasmette gli atti alla Suprema Corte (art. 311, comma 3 c.p.p.). Non trova applicazione quanto stabilito, invece, in via ordinaria dall'art. 611 c.p.p. |