Pregiudizialità europea e grado di vincolatività del giudice a quo alla pronuncia della CGUE

Redazione Scientifica Processo amministrativo
12 Gennaio 2024

I principi di diritto formulati dalla Corte di giustizia UE, nell'ambito di questioni pregiudiziali prospettate dal giudice a quo , devono essere applicati alla fattispecie concreta all'esame del giudice remittente, considerando e valorizzando, se necessario, aspetti non presi in considerazione dalla Corte di giustizia; sicché la decisione di quest'ultima non determina, automaticamente, l' esito del giudizio a quo .

I principi di diritto affermati in una decisione della Corte di giustizia UE non si traducono in un' applicazione pedissequa degli stessi da parte del giudice rimettente , in quanto è pur sempre il giudice del rinvio a dover applicare i principi di diritto affermati dalla Corte di giustizia al caso concreto sottoposto al suo esame.

Nella fattispecie, il collegio è pervenuto ad un esito opposto a quello che, prima facie, poteva attendersi in base al principio formulato dalla Corte di giustizia, avendo valorizzato quegli aspetti della fattispecie concreta, nonché le peculiarità dell'ordinamento italiano, che non erano stati adeguatamente presi in considerazione dalla Corte di giustizia.

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