Decreto legislativo - 28/02/2021 - n. 36 art. 10 - Riconoscimento ai fini sportivi

Angelo Maietta

Riconoscimento ai fini sportivi

1. Le associazioni e le società sportive dilettantistiche sono riconosciute, ai fini sportivi, dalle Federazioni Sportive Nazionali, dalle Discipline Sportive Associate, dagli Enti di Promozione Sportiva.

2. La certificazione della effettiva natura dilettantistica dell'attività svolta da società e associazioni sportive, ai fini delle norme che l'ordinamento ricollega a tale qualifica, avviene mediante l'iscrizione del Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche, tenuto dal Dipartimento per lo sport, il quale trasmette annualmente al Ministero dell'economia e delle finanze - Agenzia delle entrate l'elenco delle società e delle associazioni sportive ivi iscritte.

3. Il Dipartimento per lo sport, avvalendosi della società Sport e salute S.p.A., esercita le funzioni ispettive, al fine di verificare il rispetto delle disposizioni del presente Capo. Con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri o dell'Autorità politica da esso delegata in materia di sport, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, sono individuate le norme di coordinamento necessarie al fine di assicurare l'unicità , la completezza, la periodicità e l'efficacia dell'attività ispettiva.

4. In caso di violazione delle disposizioni di cui al presente Capo, il Dipartimento per lo sport diffida gli organi di amministrazione degli enti dilettantistici a regolarizzare i comportamenti illegittimi entro un congruo termine, comunque non inferiore a venti giorni. Nel caso di irregolarità non sanabili o non sanate entro i termini prescritti il Dipartimento per lo sport revoca la qualifica di ente dilettantistico.

Inquadramento

L’articolo in commento detta una  nuova disciplina per la certificazione della effettiva natura dilettantistica delle associazioni e delle società sportive dilettantistiche che si realizza con l’iscrizione nel Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche, tenuto presso il Dipartimento per lo Sport. 

Gli enti sportivi dilettantistici devono affiliarsi annualmente alle Federazioni Sportive Nazionali, alle Discipline Sportive Associate ed agli enti di Promozione Sportiva od anche contemporaneamente a più di un organismo. È, quindi, implicitamente consentito che l’oggetto sociale preveda l’esercizio di più discipline e, ricorrendone i presupposti, non necessariamente tutte nel settore dilettantistico. Essendo l’affiliazione essenzialmente connessa al momento sportivo dell’attività che la costituenda organizzazione intende esercitare, la determinazione dei requisiti per ottenerla non può non essere rimessa alle federazioni nazionali di riferimento. L’affiliazione costituisce, infatti, il riconoscimento dell’ente come soggetto dell’ordinamento giuridico (art. 10), in quanto gli consente di partecipare ai campionati di categoria, vincendo i quali, riesce ad ottenere la qualificazione al settore professionistico.

Adeguamento Normativo

Ottenuta “sul campo” la qualificazione al settore professionistico, l'ente sportivo è obbligato ad adeguare la sua struttura organizzativa in modo da renderla conforme alle prescrizioni contenute negli artt. 13 e 14 d.lgs. n. 36/21.

L'articolo in esame prevede l'esercizio di funzioni ispettive e di controllo del rispetto delle disposizioni di cui al presente capo da parte di società per azione di cui si avvale lo stesso Dipartimento per lo sport.  Le eventuali violazioni vengono contestate agli organi di amministrazione degli enti dilettantistici e qualora non sanata entro i termini concessi portano alla revoca della qualifica di ente dilettantistico. Si conferma anche in questa norma la volontà del legislatore di avere ben saldo il rispetto delle regole sotto pena, in difetto, della espunzione dall'ambito degli enti dilettantistici e dai connessi benefici premiali e di favore.

Bibliografia

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