Agosto 2025: concorso esterno nella bancarotta fraudolenta patrimoniale, factoring, revocatoria
La Redazione
12 Settembre 2025
Questo mese si segnalano le pronunce della Corte di cassazione in tema, tra l’altro, di applicabilità alle fondazioni della disciplina sulla postergazione del credito da rimborso finanziamenti, elemento soggettivo del concorrente esterno nella bancarotta fraudolenta patrimoniale, Factoring e fallimento del cedente, azione di inefficacia ex art. 64 l. fall., revocatoria fallimentare, revocatoria ordinaria, fallimento in estensione.
Fondazioni: non si applicano gli artt. 2467 e 2497-quinquies sulla postergazione del credito
Cass. civ., sez. I, 4 agosto 2025, n. 22403
1) La postergazione del credito per la restituzione dei finanziamenti dei soci, ai sensi dell'art. 2467 c.c., e dei finanziamenti effettuati da chi esercita attività di direzione e coordinamento, ai sensi dell'art. 2497-quinquies c.c., in quanto fa parte della disciplina legale delle società di capitali, non si estende al – e quindi non si applica nel – diverso caso dei finanziamenti di un ente pubblico a una fondazione da lui costituita, quantunque l'atto costitutivo e lo statuto riservino all'ente pubblico un ruolo dominante nella designazione degli amministratori della fondazione
2) Nel caso in cui venga proposto un concordato preventivo che preveda la degradazione al chirografo dei crediti di rivalsa IVA sulla base della attestata insussistenza o incapienza dei beni su cui dovrebbe gravare il privilegio, il creditore che non intenda contestare il trattamento chirografario del credito nell'ambito del concordato non ha interesse ad agire in separato giudizio per chiedere l'accertamento della natura privilegiata del credito, non potendosi ravvisare tale interesse nemmeno nella possibilità che il concordato non venga omologato o che, dopo l'omologazione, possano intervenire la risoluzione o l'annullamento e la dichiarazione di fallimento dell'impresa debitrice.
Elemento soggettivo del concorrente extraneus nel reato di bancarotta fraudolenta patrimoniale
Cass. pen. sez. V, 5 agosto 2025 (ud. 16 giugno 2025), n. 28625
Non può ritenersi sufficiente, ai fini dell'affermazione della responsabilità del commercialista della fallita quale concorrente extraneus nel delitto di bancarotta fraudolenta distrattiva, la mera consapevolezza dello stato di dissesto in cui versava la società, giacché, per ascrivere a tale soggetto la condotta di concorrente esterno nel reato proprio dell'amministratore di bancarotta fraudolenta patrimoniale, occorre prendere atto di un suo apporto causale e volontario ad una condotta effettivamente depauperativa del patrimonio sociale.
Factoring e fallimento del cedente: senza prova dell'avvenuta escussione del debitore ceduto, il credito va ammesso con riserva
Cass. civ., sez. I, 9 agosto 2025, n. 22964
In tema di contratto di factoring, ove il debitore ceduto non adempia la propria prestazione al cessionario, il factor che inutilmente abbia proceduto a escussione del debitore ceduto, ha diritto alla restituzione delle relative anticipazioni, così attuandosi la garanzia della solvenza del debitore ceduto a garanzia delle anticipazioni erogate. Ne consegue che, ove dopo la cessione si verifichi il fallimento del cedente, il factor è in ogni caso tenuto a escutere il debitore ceduto ex art. 1267, secondo comma, c.c. In mancanza di prova dell'escussione il credito del factor per la restituzione delle anticipazioni e per gli ulteriori corrispettivi contrattuali va trattato, nei confronti del fallimento del cedente, alla stregua di credito condizionale (ovvero subordinato all'avveramento della clausola negoziale “salvo buon fine”), a tenore degli artt. 55, terzo comma, e 96, secondo comma, n. 1) l. fall. e va, pertanto, ammesso con riserva di prova dell'escussione del debitore ceduto e del conseguente inadempimento di quest'ultimo.
Azione di inefficacia ex art. 64 l. fall. e trascrizione del contratto
Cass. civ., sez. I, 11 agosto 2025, n. 23039
In tema di azione di inefficacia degli atti compiuti dal fallito exart. 64 l. fall., nessuna protezione rispetto all'azione di inefficacia proposta dal fallimento può derivare dalla trascrizione del contratto di compravendita nei registri immobiliari, che serve soltanto a rendere opponibili ai terzi gli effetti del contratto, ma non può certo conferire al contratto maggiori e più stabili effetti rispetto a quelli che esso può produrre secondo le norme del diritto sostanziale.
Applicabilità, all'azione revocatoria fallimentare, delle regole sull'azione revocatoria ordinaria
Cass. civ., sez. I, 11 agosto 2025, n. 23041
L'applicabilità, all'azione revocatoria fallimentare, delle disposizioni dettate dal codice civile per l'azione revocatoria ordinaria in punto di opponibilità ai terzi subacquirenti dei relativi effetti, non significa che il curatore debba esercitare nei loro confronti l'azione revocatoria ordinaria, bensì egli può coinvolgerli nell'azione revocatoria fallimentare secondo le regole dell'azione revocatoria ordinaria.
Fallimento in estensione “a cavallo” tra legge fallimentare e codice della crisi
Cass. civ., sez. I, 31 agosto 2025, n. 24247
Una volta dichiarato il fallimento di un soggetto sotto la vigenza della normativa contenuta nella legge fallimentare del 1942, non può applicarsi la disciplina del codice della crisi d'impresa al procedimento del fallimento in estensione della “supersocietà” di fatto, anche se promosso dopo il 15 luglio 2022.
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Sommario
Factoring e fallimento del cedente: senza prova dell'avvenuta escussione del debitore ceduto, il credito va ammesso con riserva
Applicabilità, all'azione revocatoria fallimentare, delle regole sull'azione revocatoria ordinaria
Fallimento in estensione “a cavallo” tra legge fallimentare e codice della crisi