Responsabilità da cose in custodia: è necessario dimostrare il nesso causale

La Redazione
09 Ottobre 2025

Con una recente sentenza, la Corte d’appello di Milano ribadisce i principi che regolano la responsabilità oggettiva per danni derivanti da cose in custodia ex art. 2051 c.c., rigettando il gravame proposto dai genitori di una minore caduta su una pista di pattinaggio.

In tema di responsabilità oggettiva per danni derivanti da cose in custodia ex art. 2051 c.c., la sola esistenza di un rapporto di custodia non solleva il danneggiato dall'onere di dimostrare il nesso causale tra la cosa custodita e il danno subito. Occorre, cioè, provare che l'evento lesivo sia derivato in modo normale e prevedibile da una condizione della cosa che ne abbia reso potenzialmente pericoloso l'uso o la presenza. Spetta poi al custode, per liberarsi dalla responsabilità presunta (iuris tantum), fornire una prova positiva dell'esistenza di un caso fortuito: un fatto estraneo alla propria sfera di controllo, dotato di autonoma efficacia causale e caratterizzato da imprevedibilità e assoluta eccezionalità.

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