OCC per la soluzione del contenzioso risarcitorio dopo il c.d. Salva-banche
La Redazione
17 Dicembre 2015
Al fine di garantire un elevato livello di professionalità e indipendenza nella soluzione della delicata vicenda legata al c.d. Decreto Salva-banche che vede coinvolte la Banca Marche, la Banca Popolare dell'Etruria, la Cassa di Risparmio di Ferrara e la Cassa di Risparmio della provincia di Chieti, la proposta del Presidente del CNDCEC, Gerardo Longobardi, emersa durante l'assemblea degli Ordini territoriali della categoria svoltasi a Roma, è quella di affidare agli Organismi di composizione della crisi le future controversie di natura risarcitoria.
Al fine di garantire un elevato livello di professionalità e indipendenza nella soluzione della delicata vicenda legata al c.d. Decreto Salva-banche che vede coinvolte la Banca Marche, la Banca Popolare dell'Etruria, la Cassa di Risparmio di Ferrara e la Cassa di Risparmio della provincia di Chieti, la proposta del Presidente del CNDCEC, Gerardo Longobardi, emersa durante l'assemblea degli Ordini territoriali della categoria svoltasi a Roma, è quella di affidare agli Organismi di composizione della crisi le future controversie di natura risarcitoria. I Commercialisti hanno colto l'occasione per esprimere la loro preoccupazione in merito alla scelta del Governo di gestire la vicenda relativa al rimborso di migliaia di risparmiatori attraverso un nuovo istituto di risoluzione alternativa delle controversie. Con l'ennesimo emendamento proposto al DdL Stabilità per il 2016, si prevede infatti che il MEF, di concerto con il Ministero della Giustizia, provveda a definire con uno o più decreti, le procedure da esperire per vedersi riconosciuto il diritto al risarcimento del danno patito. L'emendamento stabilisce che il riconoscimento della prestazione avvenga previo svolgimento di procedure che possono essere in tutto o in parte di natura arbitrale. Gli arbitri dovrebbero essere scelti con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministero dell'Economia e delle Finanze, sentite le competenti Commissioni parlamentari, tra persone di comprovata imparzialità, indipendenza, professionalità e onorabilità. In alternativa possono essere disciplinati criteri e modalità di nomina degli arbitri e le modalità di funzionamento del collegio arbitrale e le modalità per il supporto organizzativo alle procedure arbitrali, avvalendosi di organismi o camere arbitrali già esistenti. A fronte di tali previsioni, l'invito del CNDCEC è quello di ricorrere all'istitutodellacomposizione della crisi di cui alla l. n. 3/2012 “spostando il baricentro della gestione sugli Organismi di composizione iscritti – o di prossima iscrizione - presso il Ministero della Giustizia, ai quali, peraltro, anche la Commissione ministeriale Rordorf istituita per la riforma delle procedure di crisi e di insolvenza, ha recentemente riconosciuto nuove e importanti competenze”.
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