Anche dal Parlamento europeo arriva il sì alla gestione unica della crisi bancaria

La Redazione
16 Aprile 2014

Il 15 aprile 2014 il Parlamento Europeo ha approvato il meccanismo unico di gestione delle crisi creditizie con 570 voti favorevoli, 88 contrari e 13 astenuti. La soluzione raggiunta si pone l'obiettivo di fornire una risposta più equa, rapida ed a costi minori a fronte di crisi bancarie, così da cercare di allontanare eventuali pressioni politiche.

Il 15 aprile 2014 il Parlamento Europeo ha approvato il meccanismo unico di gestione delle crisi creditizie con 570 voti favorevoli, 88 contrari e 13 astenuti. La soluzione raggiunta si pone l'obiettivo di fornire una risposta più equa, rapida ed a costi minori a fronte di crisi bancarie, così da cercare di allontanare eventuali pressioni politiche.

Il nuovo assetto si fonda su tre principi:
- le scelte in merito al destino delle banche verranno prese a livello europeo, con un coinvolgimento degli enti nazionali;
- le responsabilità verranno parimenti divise tra gli Stati e l'Unione in merito a vigilanza e finanziamento del fondo di risoluzione;
- solo in particolari casi potrà ricorrersi al bilancio statale in aiuto dei creditori, obbligazionisti ed azionisti, o per coloro che hanno comunque depositi superiori a 100 mila Euro.
Altri punti fermi contenuti nel regolamento riguardano il Fondo di Risoluzione, che sarà finanziato con denaro privato e non pubblico e che a regime avrà circa 55 miliardi di euro, e il potere decisionale sulle sorti della banca, ossia sulla sua chiusura o ristrutturazione, che è in capo alla Commissione. Tale organo dovrà decidere sulla base di un'istruttoria esperita dal Consiglio di Risoluzione, che si compone della Bce e delle autorità nazionali; i governi avranno comunque diritto di veto qualora non vi sia un “interesse pubblico”, ovvero se vi sia una “modifica sostanziale” del fondo di risoluzione.
Altre questioni rimangono invece ancora aperte: occorrerà definire la chiave di contribuzione al paracadute pubblico e dovrà darsi una risposta in merito alla garanzia comune dei depositi bancari.
L'entrata in vigore del nuovo meccanismo avverrà tra il 2015 e il 2016; nel frattempo si farà ricorso alle regole interne di ogni Stato.

Sul tema si veda anche:
Crisi bancaria: raggiunto l'accordo Ue,

Dall'Europa arriva il meccanismo unico di gestione della crisi bancaria

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