Requisiti per l’autorizzazione alla continuazione dell’attività d’impresa

La Redazione
04 Aprile 2016

La richiesta di autorizzazione all'esercizio provvisorio dell'attività ex art. 104, comma 1, l. fall. presuppone che dall'interruzione della stessa derivi un danno grave, non meramente potenziale ma percepibile in termini di effettività. Pur non caratterizzandosi come irreparabile, il danno grave deve essere apprezzato in termini di perdita diretta o di mancato incremento di valore con riferimento non solo ai creditori, ma all'impresa stessa e indirettamente a tutti i terzi che vi gravitino attorno (quali principalmente i lavoratori, i fornitori e i finanziatori).

La richiesta di autorizzazione all'esercizio provvisorio dell'attività ex art. 104, comma 1, l. fall. presuppone che dall'interruzione della stessa derivi un danno grave, non meramente potenziale ma percepibile in termini di effettività. Pur non caratterizzandosi come irreparabile, il danno grave deve essere apprezzato in termini di perdita diretta o di mancato incremento di valore con riferimento non solo ai creditori, ma all'impresa stessa e indirettamente a tutti i terzi che vi gravitino attorno (quali principalmente i lavoratori, i fornitori e i finanziatori).

L'ulteriore requisito dell'assenza di un pregiudizio per i creditori non deve essere riferito all'intero ceto creditorio e non richiede un vero e proprio vantaggio nella prosecuzione dell'attività d'impresa ma, fermo restando che è certamente pregiudizievole la sopravvenienza di crediti prededucibili derivanti dalla continuazione dell'attività, impone una valutazione dei risultati complessivi della procedura.

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