“Le riforme delle procedure concorsuali”: il punto sulla disciplina fallimentare

La Redazione
26 Maggio 2016

Il volume, curato da Antonio Didone, raccoglie i contributi dei massimi esperti sulla materia ed offre un approfondimento sulle più significative novità introdotte dai ripetuti, e talvolta disorganici, interventi normativi che si sono susseguiti negli ultimi anni modificando la legge fallimentare.

Il volume, curato da Antonio Didone, raccoglie i contributi dei massimi esperti sulla materia ed offre un approfondimento sulle più significative novità introdotte dai ripetuti, e talvolta disorganici, interventi normativi che si sono susseguiti negli ultimi anni modificando la legge fallimentare.

A partire dalla L. n. 134/2012 (di conversione del D.L. n. 83/2012, cd. "Decreto Sviluppo") che ha previsto la possibilità per l'imprenditore onesto di proporre una soluzione all'insolvenza, il legislatore è infatti più volte tornato sulla disciplina delle imprese in crisi, come con la L. n. 221/2012 (di conversione del D.L. n. 179/2012, cd. "Decreto Sviluppo-bis") che ha introdotto nuove norme sulle notificazioni/comunicazioni telematiche e riformulato la disciplina relativa alle misure di composizione della crisi da sovraindebitamento.

Nel 2013, il c.d. "Decreto del fare" (D.L. n. 69/2013 conv., con mod., in L. n. 98/2013), ha previsto - date le crescenti forme di abuso nell'utilizzo del "preconcordato" o "concordato in bianco" - alcune modifiche a tale disciplina, volte a riconoscere al Tribunale maggiori poteri di controllo.

Più di recente, il D.L. n. 83/2015 (conv. con mod., in L. n. 132/2015) è intervenuto su numerosi aspetti del diritto concorsuale, in particolare: sulle soglie minime di soddisfacimento dei creditori nel concordato, sulle proposte di concordato in competizione e offerte concorrenti, sul termine concesso per l'omologazione del concordato, sulla sorte dei contratti pendenti alla data di presentazione del ricorso di cui all'art. 161, sulla ristrutturazione dei crediti bancari e relativa disciplina penale estesa a tale istituto con la modifica dell'art. 236, sulle convenzioni di moratoria, sul nuovo art. 118 l. fall. in tema di chiusura del fallimento in pendenza di giudizio, sul nuovo ruolo del P.M. e sulla terzietà del curatore.

L'opera, anche alla luce del recentissimo D.L. n. 59/2016 (c.d. "Decreto banche"), analizza la materia per argomenti e problematiche, attraverso l'interpretazione critica di autorevoli commentatori, con una particolare attenzione alle questioni pratiche ed ai principali orientamenti giurisprudenziali, dando conto anche delle più recenti pronunce. Tra queste si segnala, da ultimo, la sentenza del 7 aprile 2016 (causa C-546/14), con cui la Corte di Giustizia ha risolto la dibattuta questione della falcidiabilità dell'IVA nel concordato preventivo.

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