Fallimento della società appaltatrice e prededuzione dei compensi

La Redazione
03 Giugno 2016

Va esclusa l'applicabilità dell'art. 118, comma 3 del Codice degli Appalti, in tema di prededuzione dei compensi, nell'ipotesi di fallimento dell'affidataria dei lavori.

Va esclusa l'applicabilità dell'art. 118, comma 3 del Codice degli Appalti, in tema di prededuzione dei compensi, nell'ipotesi di fallimento dell'affidataria dei lavori. La ratio di detta norma deve essere intesa non solo a garanzia del contraente più debole ma anche come forma di tutela dell'interesse dell' ente appaltante finalizzato ad ottenere il completamento dell'opera senza correre il rischio di interruzioni o ritardi, qualora, nel corso del rapporto, l'appaltatore, una volta percepito il proprio corrispettivo, non provveda al pagamento del subappaltatore.

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