Concordato misto: contenuto dell’attestazione e offerte concorrenti

La Redazione
13 Luglio 2016

Un piano concordatario, qualificato come misto, che preveda l'affitto come elemento finalizzato al successivo trasferimento dell'azienda, deve essere ricondotto nell'ambito della continuità aziendale, con conseguente applicazione della relativa specifica disciplina: ne deriva che la proposta va dichiarata inammissibile se l'attestazione integrativa non rispetta i profili di cui all'art. 186-bis, comma 1, lett. a) e b), nonché comma 2, lett. b), l. fall.

Un piano concordatario, qualificato come misto, che preveda l'affitto come elemento finalizzato al successivo trasferimento dell'azienda, deve essere ricondotto nell'ambito della continuità aziendale, con conseguente applicazione della relativa specifica disciplina: ne deriva che la proposta va dichiarata inammissibile se l'attestazione integrativa non rispetta i profili di cui all'art. 186-bis, comma 1, lett. a) e b), nonché comma 2, lett. b), l. fall.

Nell'ambito di un piano concordatario, il contratto preliminare di cessione di ramo d'azienda, stipulato dal debitore e sottoposto alla condizione sospensiva della definitività del decreto di omologa, è incompatibile con le norme inderogabili della legge fallimentare e in particolare con il contenuto delle offerte concorrenti di cui all'art. 163-bis, l. fall.

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