FNC: ulteriori precisazioni sulla falcidia dell’IVA
18 Luglio 2016
L'FNC torna sul tema dell'intangibilità dell'IVA con un ulteriore documento, datato 15 luglio, e finalizzato a precisare quali ulteriori conseguenze comporti nel nostro ordinamento la sentenza della Corte di Giustizia del 7 aprile 2016, causa C-246/14 (sentenza Dergano Trasporti). La fondazione aveva già avuto modo di esprimersi sommariamente sul tema con un documento pubblicato il 15 giugno (cfr. La FNC sulla falcidia dell'IVA dopo la sentenza della Corte di Giustizia, in questo portale).
Il documento della FNC è volto a precisare quale sia l'incidenza che una simile sentenza produce nel nostro paese. Come già sottolineato nel richiamato documento, alla luce del principio del primato del diritto comunitario su quello interno, alle sentenze della Corte di Giustizia, al pari delle direttive, qualora abbiano contenuto chiaro, preciso, incondizionato ed esprimano concetti definiti ed univoci, deve essere riconosciuto effetto diretto nel nostro ordinamento, senza necessità che vi sia un intervento del legislatore nazionale al fine di attuarne il relativo contenuto. Dalla sentenza Dergano Trasporti segue quindi l'effetto vincolante di trattare il credito IVA, all'interno di una procedura concorsuale, alla stregua di qualsiasi altro credito privilegiato. Ciò significa dire che, qualora non sia adottata la procedura della transazione fiscale per cui vale il diverso ed eccezionale regime dell'art. 182-ter l. fall., il credito IVA può essere falcidiato così come previsto dall'art. 160, comma2, l. fall.
Sulla base di ragioni di coerenza sistematica, l'efficacia di quanto stabilito dalla sentenza, sottolinea il gruppo di esperti, si estende anche in ipotesi che si allontanano leggermente dal caso trattato: i principi ricavabili sarebbero applicabili anche al concordato preventivo in continuità e al piano di ristrutturazione attestato (art. 182-bis l. fall.). La sentenza, inoltre, interviene anche in tema di espressione del voto (al piano concordatario e all'accordo di ristrutturazione) dell'Amministrazione Finanziaria stabilendo che lo stralcio può essere accordato anche in presenza di voto contrario della stessa. |