Amministrazione straordinaria: il punto di Assonime sul progetto di riforma

La Redazione
18 Novembre 2016

L'Assonime ha reso note le proprie osservazioni sui disegni di legge AC 3671-ter e AC 865 in tema di amministrazione straordinaria, sottolineando il rilievo della materia per il sistema economico e per il mondo delle imprese e confermando l'impegno dell'Associazione a fornire un contributo d'idee per un'equilibrata valutazione delle migliori regole per la gestione della crisi della grande impresa.

L'Assonime ha reso note le proprie osservazioni sui disegni di legge AC 3671-ter e AC 865 in tema di amministrazione straordinaria, sottolineando il rilievo della materia per il sistema economico e per il mondo delle imprese e confermando l'impegno dell'Associazione a fornire un contributo d'idee per un'equilibrata valutazione delle migliori regole per la gestione della crisi della grande impresa.

Come noto, ricordano da Assonime, il Ministro della Giustizia, di concerto con il Ministro dello Sviluppo Economico, lo scorso 11 Marzo ha presentato alla Camera dei deputati un disegno di legge delega per la riforma organica delle discipline della crisi d'impresa e dell'insolvenza (AC 3671), sulla base di alcune proposte elaborate dalla Commissione Rordorf.

Tra le proposte di modifiche avanzate dall'Associazione si segnalano:

  • L'eliminazione di una procedura amministrativa di portata generale, con la previsione di un'unica procedura per le grandi imprese insolventi, che presentino concrete prospettive di recupero dell'equilibrio economico, avviata e gestita in sede giurisdizionale, presso una sezione specializzata, regolata dalla legge fallimentare;
  • Il fulcro della procedura dovrebbe comunque essere il rapporto tra creditore e debitore, in modo da garantire sempre l'equilibrio tra i due diversi interessi;
  • L'accesso alla procedura in sede giurisdizionale dovrà essere ispirato a snellezza e tempestività dei processi decisionali in ragione dell'esigenza di salvaguardare la continuità aziendale dei complessi produttivi rilevanti, prevedendo termini brevissimi e stringenti per la decisione del giudice sull'accesso alla procedura.

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