Azione revocatoria e tutela dei creditori

La Redazione
08 Giugno 2017

Un pagamento revocabile è presuntivamente dannoso per la massa dei creditori in quanto effettuato in stato di insolvenza. Tale dannosità viene meno al momento della predisposizione del progetto di ripartizione in cui vi sia la prova che non vi siano altri creditori ammessi al passivo che potrebbero beneficiare di una ripartizione di attivo ulteriore conseguente alla ripetizione del pagamento.

Un pagamento revocabile è presuntivamente dannoso per la massa dei creditori in quanto effettuato in stato di insolvenza. Tale dannosità viene meno al momento della predisposizione del progetto di ripartizione in cui vi sia la prova che non vi siano altri creditori ammessi al passivo che potrebbero beneficiare di una ripartizione di attivo ulteriore conseguente alla ripetizione del pagamento.

L'attuale quadro normativo non può consentire di tutelare creditori non ancora ammessi allo stato passivo, negando per ciò solo legittimità alla difesa di difetto di interesse dei convenuti in revocatoria, per assenza di creditori poziori cui destinare la liquidità derivante dall'accoglimento della domanda.

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