Lo stato di crisi negli enti locali: l’analisi dei commercialisti

La Redazione
10 Luglio 2017

CNDCEC e FNC hanno pubblicato il documento sul tema de “Lo stato di crisi negli enti locali”. L'elaborato, che nasce da un lavoro di ricerca basato su una complessiva ricognizione dei dati statistici riferiti alle diverse situazioni indicative di crisi finanziaria, rappresenta una prima analisi per elaborare una serie di osservazioni e proposte relative alla revisione dei parametri di deficitarietà con l'obiettivo di rafforzare la loro funzione preventiva rispetto al manifestarsi di situazioni di crisi strutturale.

CNDCEC e FNC hanno pubblicato il documento sul tema de “Lo stato di crisi negli enti locali”. L'elaborato, che nasce da un lavoro di ricerca basato su una complessiva ricognizione dei dati statistici riferiti alle diverse situazioni indicative di crisi finanziaria, rappresenta una prima analisi per elaborare una serie di osservazioni e proposte relative alla revisione dei parametri di deficitarietà con l'obiettivo di rafforzare la loro funzione preventiva rispetto al manifestarsi di situazioni di crisi strutturale.

Come noto, sottolineano i commercialisti, il tema degli enti locali “in crisi” (deficitari, pre-dissestati e dissestati) è da molti anni oggetto di analisi e recentemente la questione è tornata, purtroppo, ad assumere rilevanza in ragione del fatto che un numero sempre crescente di comuni presenta nei propri bilanci fattori di squilibrio tali da mettere a rischio la certezza di assicurare l'assolvimento delle funzioni e garantire i servizi indispensabili o far fronte ad obbligazioni passive liquide ed esigibili con i mezzi “ordinari” previsti dall'ordinamento.

Con il documento, nell'analizzare il tema, la categoria si è prevalentemente soffermata sui seguenti punti:

  • L'evoluzione normativa del dissesto;
  • I recenti interventi normativi;
  • Gli enti locali “deficitari”;
  • Gli locali in “pre-dissesto”;
  • Gli enti locali in “dissesto”;
  • Conclusioni e proposte.

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