Metodi e criteri di valutazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa: “confronto a coppie” e riparametrazione
01 Luglio 2016
Il ricorso al sistema del c.d. confronto a coppie da parte della Commissione giudicatrice è desumibile dall'emersione negli atti di gara delle complesse operazioni in cui esso si sostanzia e non da una mera formula di stile riguardo l'avvenuto esame comparativo delle proposte. Tale sistema infatti consiste nella valutazione “relativizzata” delle offerte presentate dalle imprese concorrenti, nella quale ogni elemento tecnico-qualitativo viene posto a confronto con quello omogeneo delle altre concorrenti, con una valutazione complessiva rappresentata dalla sommatoria delle preferenze riportate da ciascuna proposta rispetto a quelle ottenute dalle altre in gara. Con la conseguenza che manca una valutazione in assoluto della singola offerta, presentandosi apprezzamenti privi di autonomia perché – per l'appunto– “relativizzati” rispetto al termine di paragone volta per volta esaminato (cfr., tra molte: Cons. Stato, Sez. V, 11 giugno 2013, n. 3814).Il criterio della riparametrazione si sostanzia nel ragguaglio dei punteggi al valore massimo teorico dell'offerta tecnica migliore, e conseguentemente delle altre partecipanti, determinando l'alterazione del rapporto qualità-prezzo a favore della qualità, perché pur modesti miglioramenti tecnici rispetto al progetto base sono in grado di lanciare verso l'aggiudicazione l'offerta maggiormente onerosa, che diversamente sarebbe rimasta nella retrovia, in conseguenza dei minori ribassi. A causa delle forti alterazioni che il ricorso a tale criterio è in grado di esercitare sulle sorti della procedura di gara (modificando profondamente valutazioni e punteggi e condizionando le condotte delle imprese nella predisposizione dell'offerta), per l'applicabilità alla competizione di tale istituto serve una chiara e dettagliata previsione della lex specialis. |