Rapporto tra l’informativa prefettizia e gli atti di indagine del giudizio penale

Redazione Scientifica
19 Settembre 2017

Un'interdittiva antimafia motivata attraverso una serie di elementi, concomitanti e parimenti rilevanti, tutti richiamati dal provvedimento prefettizio...

Un'interdittiva antimafia motivata attraverso una serie di elementi, concomitanti e parimenti rilevanti, tutti richiamati dal provvedimento prefettizio, legittima l'adozione di provevdimenti di autotutela in relazione all'affidamento di una commessa pubblica ed il recesso dal contratto di appalto medio tempore stipulato, a prescindere dal fatto che nel parallelo giudizio penale sia stata disposta la revoca dell'ordinanza cautelare nei confronti dell'indagato, posto che non sussiste alcun rapporto di ancillarità tra la prima e gli atti dell'indagine penale che possa comportare l'invalidità derivata dell'informativa antimafia quale effetto automatico dell'annullamento dell'ordinanza di custodia cautelare disposta in sede di riesame, tenuto conto della logica anticipatoria e preventiva propria dell'informativa stessa.

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