Pronuncia di annullamento e vincolo conformativo

Redazione Scientifica
21 Dicembre 2016

La sentenza di annullamento di un provvedimento di esclusione non necessariamente comporta senz'altra possibilità la riammissione in gara...

La sentenza di annullamento di un provvedimento di esclusione non necessariamente comporta senz'altra possibilità la riammissione in gara e la conseguente aggiudicazione in favore dell'impresa riammessa, posto che a seguito di una pronuncia di annullamento l'Amministrazione conserva i propri poteri amministrativi con il solo limite di non reiterare illegittimità già sanzionate in sede giurisdizionale.

In una procedura di valutazione comparativa, il principio di effettività non comporta un divieto assoluto di riedizione del potere a seguito di giudicato sfavorevole, anche se la nuova valutazione non può porre in discussione l'accertamento del giudice circa la sussistenza dei presupposti relativi alla pretesa del ricorrente.

Non è di per sé illegittimo che a distanza di poco tempo la valutazione di esclusione di un'impresa, già annullata giudizialmente, venga rinnovata in corso di gara sulla base di diverse ed ulteriori valutazioni, soprattutto quando ciò avviene prima dell'aggiudicazione definitiva, essendo il potere di riesame immanente all'agire dell'amministrazione e non sottoposto a limiti temporali, se non quelli imposti dal principio di ragionevolezza e dall'art. 21-nonies l. n. 241 del 1990.

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