Sull’interpretazione dell’impegno negoziale espresso nell’offerta
09 Gennaio 2017
In caso di un'offerta concorsuale ambigua, è ammissibile un'attività interpretativa della stazione appaltante volta a ricostruire l'effettiva volontà dell'impresa partecipante alla gara?
Con riferimento all'attività di valutazione delle offerte concorrenti, costituisce ius receptum il principio secondo cui la commissione di gara è tenuta ad interpretare le offerte al fine di ricercare l'effettiva volontà dell'impresa partecipante alla gara, superandone le eventuali ambiguità, in conformità al principio di conservazione degli atti giuridici e salvaguardia della massima concorrenzialità delle procedure di affidamento di contratti pubblici. Tuttavia, la giurisprudenza ha altresì precisato che questa ricostruzione della volontà contrattuale espressa dall'impresa concorrente è ammessa solo qualora sia consentito attraverso di essa di giungere ad esiti certi circa la portata dell'impegno negoziale espresso nell'offerta, altrimenti risolvendosi in un'operazione di illegittima etero integrazione della proposta concorsuale (ex multis Cons. St., Sez. V, 16 gennaio 2015, n. 83). Nelle gare pubbliche, quindi, le offerte sono suscettibili di essere interpretate dalla stazione appaltante onde ricercare l'effettiva volontà del dichiarante, solo a condizione che tale attività ermeneutica non attinga a fonti di conoscenza estranee all'offerta medesima né a dichiarazioni integrative o rettificative dell'offerente (Cons. St., Sez. VI, 6 maggio 2016, n. 1827). In tale ottica, la giurisprudenza amministrativa ha altresì puntualizzato che, in caso di incertezza in ordine al contenuto negoziale dell'offerta, non è attivabile la prerogativa del soccorso istruttorio da parte della stazione appaltante. Ed infatti, la portata applicativa di tale istituto è pur sempre circoscritta alle dichiarazioni e attestazioni su fatti, stati e qualità che compongono la documentazione amministrativa che i partecipanti a procedure di affidamento di tali contratti sono tenuti a presentare. Di contro, il potere di soccorso istruttorio non si estende agli elementi attinenti alle offerte, pena altrimenti la vanificazione del canone generale della parità di trattamento e l'essenza stessa della procedura selettiva, il cui fondamento volontaristico – finalizzato alla conclusione del contratto posto a gara – rende le stesse immodificabili una volta che le stesse siano state presentate nei termini previsti dalla lex specialis della procedura (da ultimo, Cons. St., Sez. V, 2 agosto 2016, n. 3481). |