Sul principio di equivalenza
27 Febbraio 2017
Non può sostenersi che la legge speciale della gara debba intendersi integrata ex lege dalla clausola di equivalenza al punto di far considerare legittima la presentazione di un prodotto difforme rispetto a quanto prescritto dalla lex specialis; ed infatti, come già affermato dalla giurisprudenza, nell'escludere l'applicabilità dell'art. 1339 c.c. ai fini dell'inserzione automatica della clausola di equivalenza nella legge di gara, imporre l'ammissione di prodotti equivalenti ai sensi dell'art. 68, comma 4, d.lgs. 163 del 2006 anche quando la P.A. l'abbia consapevolmente esclusa nel legittimo esercizio del suo potere discrezionale, significa violare la riserva di amministrazione e l'ambito della discrezionalità a questa lasciata nel dettare la concreta regolamentazione della gara. |