Decreto ministeriale - 26/04/2012 - n. 60213 art. 9 - Adeguamento delle regole tecniche

Aurelio Parente
Gabriele Carazza

Adeguamento delle regole tecniche

Art. 9

1. Con decreto del Ministero dell'economia e delle finanze sono adeguate le regole tecnico-operative all'evoluzione scientifica e tecnologica, con cadenza almeno biennale, a decorrere dalla data di entrata in vigore del presente decreto e sentito il parere di DigitPA.

Inquadramento

L'articolo 9 del Decreto Ministeriale 26 aprile 2012 opera una doverosa precisazione circa la necessità di correlare e contestualizzare il contenuto delle regole tecniche-operative per lo svolgimento delle comunicazioni telematiche rispetto all'evoluzione scientifica e tecnologica, in maniera tale da tenersi in costante aggiornamento e fornire strumenti puntuali ed attuali.

L'esigenza di aggiornamento costante delle regole è particolarmente sentita nel settore ICT, poiché la rapidità di conseguimento di nuove tecnologie tende a sostituire rapidamente prassi ed usi anche consolidati, necessitando di regole tecniche che ne rendano, senza eccessivi ritardi, legittimo l'uso in ambito giuridico.

La previsione di una cadenza almeno biennale risulta comunque congrua, poiché in ogni caso risulta operativo un osservatorio continuativo sulle nuove frontiere tecnologiche, svolto dall'AgID, che è intitolata, anche in virtù del dettato del presente articolo, a promuovere anche con propri pareri l'attività normativa necessaria per fornire gli adeguati aggiornamenti alla materia.

Natura giuridica e ratio legis

La natura dell'articolo in commento risulta precipuamente programmatica, in quanto individua un criterio minimo valevole per il ripensamento futuro delle regole tecniche in accordo con la successiva, continua e sovente imprevedibile evoluzione scientifica e tecnica.

Lo scopo della norma è quello di consentire alle regole tecniche di rimanere sempre attuali ed aggiornate, in maniera tale da mantenere quei requisiti di efficienza, efficacia ed economicità sottesi e necessari alle attività pubblicistiche ed ispiratrici, come risultante dal Preambolo del Decreto in commento, dell'intero impianto normativo ivi disciplinato.

L'aggiornamento tempestivo risulta di primaria necessità, con riguardo alla rapida emersione di nuove tecnologie informatiche ed alla altrettanto celere obsolescenza di quelle precedenti, talvolta da intendersi sorpassate entro poche settimane dalla diffusione.

Parimenti, la normazione relativa al settore ICT deve tener conto di tali esigenze e saper cogliere il momento adeguato per rispondere con celerità ed adeguarsi in maniera duttile alle esigenze richieste all'ordinamento.

Si pensi, a titolo meramente esemplificativo, come numerosi Uffici della PA siano espressamente dedicati allo studio ed osservazione delle tematiche ICT; nell'ambito finanziario, in particolare, presso l'Agenzia delle Entrate risulta operativo un apposito «Ufficio Normativa ICT», il cui ambito di attività risulta ricompreso nel monitoraggio e divulgazione della normativa in materia ed analisi e predisposizione di proposte normative.

Adeguamento delle regole tecniche all'evoluzione ICT ed il parere di AgID (ex DigitPA)

L'articolo in commento tratteggia la modalità di aggiornamento delle regole tecniche del Decreto Ministeriale, formulando una riserva in favore del medesimo strumento normativo, cui vengono espressamente devolute le successive emanazioni di regole in adeguamento, consone rispetto all'evoluzione scientifica e tecnologica.

La scelta di tale strumento è infatti da correlarsi alle esigenze di celerità rispetto ad un percorso normativo ordinario, anche sulla scorta della natura tecnica, richiedente l'opera di organi consultivi tecnici, delle regole operative che non pare necessitare di una trattazione in ambito parlamentare.

L'indicazione del parere di DigitPA (in oggi AgID) risulta pertanto connaturato e consequenziale rispetto alle esigenze di conseguire un testo normativo il più possibile rispondente alle esigenze sistematiche di un argomento in cui gli aspetti tecnici risultano di particolare evidenza.

Quanto ad AgID (Agenzia Digitale per l'Italia), si tratta di un Ente Pubblico istituito a far data dal 2012 (d.l. n. 83/2012) in sostituzione della precedente DigitPA (ex CNIPA) ed organizzato sotto forma di Agenzia, dotata di autonomia regolamentare, patrimoniale ed organizzativa, sottoposta ai poteri del Presidente del Consiglio dei Ministri. Lo scopo di AgID è quello di curare l'innovazione e lo sviluppo tecnologico nell'ambito della PA; tra le funzioni svolte, relative alla diffusione delle nuove tecnologie, oltre all'emanazione dei parere interpretativi in ambito ICT, vi è anche l'incarico di controllo nell'ambito dei servizi digitali, quali esemplificativamente i Registri Pubblici (INIPEC e IPA), la conservazione sostitutiva, la certificazione digitale e lo SPID (Montalcini, Analisi del sistema pubblico per la gestione dell'identità digitale dei cittadini e imprese (SPID) quale strumento di accesso al SIGiT nel PTT, in ilprocessotelematico.it, 2016)

Bibliografia

Chindemi-Parente, Guida pratica al Processo Tributario Telematico, Milano, 2016; Melis-Salvini (a cura di), Il processo tributario telematico: l'introduzione delle nuove tecnologie informatiche e telematiche nel contenzioso tributario, Roma, 2013;

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