Servizio di vigilanza attiva per siti dislocati su tutto il territorio nazionale può essere gestito con l’intervento coordinato di più operatori economici

Redazione Scientifica
19 Marzo 2018

La scelta di gestire il servizio di vigilanza attiva per i siti dislocati su tutto il territorio nazionale in forma “centralizzata” basata su di una serie “piramidale” di centrali operative (al cui vertice ve ne è...

La scelta di gestire il servizio di vigilanza attiva per i siti dislocati su tutto il territorio nazionale in forma “centralizzata” basata su di una serie “piramidale” di centrali operative (al cui vertice ve ne è una a carattere nazionale), in tesi connessa a complessive esigenze di sicurezza postulate dal regolamento UE n. 1035/2011, non appare indissolubilmente legata alla selezione di una sola impresa (evidentemente, di grandi dimensioni); in astratto, proprio per la diffusione geografica dei siti da tutelare, si presta anche all'intervento coordinato di più operatori economici. Tale intervento plurimo, ad esempio, è connaturato all'aggiudicazione (espressamente ammessa dalla legge di gara, che ne ammette la partecipazione) a Raggruppamenti Temporanei di Imprese e Consorzi Ordinari ex art. 2602 c.c. o G.E.I.E. di cui all'art. 48 del D.lgs. n. 50/2016, anche se non ancora costituiti, ovvero a entità formate da soggetti giuridicamente distinti tra di loro, ma legati da specifici rapporti negoziali.

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