Codice Civile art. 143 ter - [Cittadinanza della moglie] (1).

Giuseppe Buffone

[Cittadinanza della moglie] (1).

(1) Articolo dapprima inserito dall'art. 25 l. 19 maggio 1975, n. 151 e successivamente abrogato dall'art. 26 1 l. 5 febbraio 1992, n. 91.

Inquadramento

L'art. 143-ter c.c. è stato abrogato dalla legge 5 febbraio 1992 n. 91. Per effetto della nuova disciplina vigente (v. art. 5 legge cit.) il coniuge, straniero o apolide, di cittadino italiano può acquistare la cittadinanza italiana quando, dopo il matrimonio, risieda legalmente da almeno due anni nel territorio della Repubblica, oppure dopo tre anni dalla data del matrimonio se residente all'estero, qualora non sia intervenuto lo scioglimento, l'annullamento o la cessazione degli effetti civili del matrimonio e non sussista la separazione personale dei coniugi. I termini sono ridotti della metà in presenza di figli nati o adottati dai coniugi

Bibliografia

Bianca, Istituzioni di diritto privato, Milano, 2014; Cian, Trabucchi - a cura di -, Commentario breve al codice civile, Padova, 2011; Ferrando, L'invalidità del matrimonio in Tr. ZAT, I, Milano 2002; Finocchiaro, Matrimonio in Comm. S. B., artt. 84 - 158, Bologna - Roma, 1993; Furgiuele, Libertà e famiglia, Milano 1979; Jemolo, in La famiglia e il diritto, in Ann. fac. giur. Univ. Catania, Napoli, 1949, 57Lipari, Del matrimonio celebrato davanti all'ufficiale dello stato civile in Comm. Dif., II, Padova, 1992; Perlingieri, Manuale di Diritto Civile, Napoli, 2005; Sesta - a cura di -, Codice della famiglia, Milano, 2015.

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