Impugnazione del recesso dal contratto di collaborazione coordinata e continuativa

Paola Salazar
aggiornato da Alessandra Croce

Inquadramento

Il contratto di collaborazione coordinata e continuativa è un tipico rapporto di lavoro caratterizzato dalla parasubordinazione, ossia da una prestazione personale resa dal collaboratore con carattere di continuità, senza vincolo di subordinazione e con la previsione di un coordinamento delle attività da parte del Committente in funzione degli obiettivi definiti dalle parti nel contratto.

Formula

RACCOMANDATA A.R.

Spett.le Datore di lavoro

OGGETTO: IMPUGNAZIONE DEL RECESSO DAL CONTRATTO DI COLLABORAZIONE COORDINATA E CONTINUATIVA

Con la presente impugno e contesto a tutti gli effetti di legge il recesso dal contratto di collaborazione coordinata e continuativa formalizzato con Vostra raccomandata ricevuta il ....per i seguenti motivi: ....

Distinti saluti

Il Collaboratore

Commento

Nei casi di risoluzione del rapporto di collaborazione ad iniziativa del committente trovano applicazione le disposizioni dell'art. 32 l. n. 183/2010 in materia di impugnazione del recesso. La legge ha introdotto dei termini molto stringenti per l'avvio dell'eventuale contenzioso che dovesse scaturire dalla cessazione dei rapporti di collaborazione coordinata e continuativa (in analogia con quanto avviene nel rapporto di lavoro subordinato per i casi di licenziamento) estendendo anche a tale forma di contratto un onere di impugnazione del recesso entro il termine di 60 dalla cessazione del contratto. Il termine per proporre l'azione –  in via giudiziale – pena l'inefficacia dell'impugnazione, è fissato, come per le ipotesi di licenziamento, nei 180 gg. successivi all'impugnazione (art. 6, l. n. 604/1966 e art. 32, comma 3 lett. b, l. n. 183/2010).

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