Osservatorio sulla Cassazione - Settembre 2018

La Redazione
22 Ottobre 2018

Torna l'appuntamento con l'osservatorio sulla Corte di Cassazione: una rassegna delle più interessanti sentenze di legittimità depositate nel mese di settembre.

Azione revocatoria e atto di disposizione successivo al sorgere del credito

Cass. Civ. – Sez. I – 27 settembre 2018 - n. 23326, ord.

In tema di azione revocatoria ordinaria, quando l'atto di disposizione sia successivo al sorgere del credito, unica condizione per il suo esercizio è la conoscenza che il debitore abbia del pregiudizio delle ragioni creditorie, nonché, per gli atti a titolo oneroso, l'esistenza di analoga consapevolezza in capo al terzo, la cui posizione, sotto il profilo soggettivo, va accomunata a quella del debitore.

La bancarotta impropria richiede un nesso causale tra condotta illecita e dissesto

Cass. Pen. - Sez. V – 12 settembre 2018, n. 40489, sent.

La bancarotta impropria da reato societario è reato di danno, e non più di pericolo: sussiste anche quando la condotta illecita abbia concorso a determinare solo un aggravamento del dissesto, già in atto, della società, ma tale condotta deve essere riconnessa all'evento dissesto da un preciso nesso di causalità.

Anche l'amministratore privo di deleghe concorre nella bancarotta fraudolenta

Cass. Pen. – Sez. V – 7 settembre 2018, n, 40152, sent.

In tema di responsabilità degli amministratori, perché si configuri il concorso nella bancarotta fraudolenta per omesso impedimento dell'amministratore privo di deleghe, è necessaria la prova della sua concreta conoscenza del fatto pregiudizievole per la società o, quanto meno, di "segnali di allarme" inequivocabili, dai quali è desumibile l'accettazione del rischio del verificarsi dell'evento illecito, nonché della volontaria omissione di attivarsi per scongiurarlo.

La bancarotta fraudolenta è configurabile anche in sede di concordato con continuità

Cass. Pen. – Sez. V – 3 settembre 2018, n. 39517, sent.

Le innovazioni normative degli aspetti civilistici dell'istituto del concordato preventivo con continuità aziendale di cui all'art. 186-bis l. fall., introdotto dal d.l. 22 giugno 2012, n. 83 come modificato dalla legge di conversione 7 agosto 2012, n. 134, non costituiscono modificazioni della norma extrapenale integratrice del precetto di cui all'art. 236 l. fall., che trova applicazione anche in riferimento al concordato preventivo con continuità dell'attività d'impresa.

Il riconoscimento del privilegio del credito della cooperativa di produzione e lavoro

Cass. Civ. – Sez. I – 5 settembre 2018 – n. 21655, ord.

I requisiti essenziali perché una cooperativa di produzione e lavoro sia ammessa, in sede di accertamento del passivo fallimentare, al privilegio previsto dall'art. 2751-bis c.c. sono, per un verso, che il credito risulti pertinente ed effettivamente correlato al lavoro dei soci e, per altro verso, che l'apporto lavorativo di questi ultimi sia prevalente rispetto al lavoro dei dipendenti dei soci.

Soglie di fallibilità e concetto di attivo patrimoniale

Cass. Civ. – Sez. VI – 5 settembre 2018 – n. 21647, ord.

Il concetto di attivo patrimoniale deve desumersi dall'art. 2424 c.c., sicchè ricomprende le immobilizzazioni, l'attivo circolante, le attività finanziarie non costituenti immobilizzazioni, i ratei e i risconti.

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