Delibera di assemblea straordinaria di riduzione del capitale sociale in pendenza di prestito obbligazionario convertibile in azioni (perdita che riduca il capitale sociale al di sotto del minimo legale)

Giuseppe Trimarchi

Inquadramento

Quando la società si trovi in una situazione che richieda la riduzione del capitale sociale per perdite e sia pendente un prestito obbligazionario convertibile, si applica l'art. 2420-bis, comma 5, c.c., che prevede una modifica del rapporto di cambio in proporzione alla misura della riduzione del capitale.

Formula

Repertorio N. .... Raccolta N. ....

Allegati:

VERBALE DI ASSEMBLEA DI S.P.A.

REPUBBLICA ITALIANA

L'anno .... del giorno .... del mese di maggio alle ore ....,

In .... e nel sottoindicato mio studio in ....

Innanzi a me dott. .... residente in .... iscritto presso il Collegio di ....

è presente il Sig.:

(nome e cognome, data e luogo di nascita) il quale dichiara di intervenire al presente atto non in proprio, ma nella sua qualità di amministratore unico della società per azioni “ .... s.p.a.”, con sede in..alla via..n ...., ove esso costituito si domicilia per la carica, capitale sociale euro .... ( .... mila virgola zero zero), iscritta al Registro delle Imprese di.. con il seguente codice fiscale. ..... REA n. ....

Il comparente, cittadino italiano della cui identità personale io Notaio sono certo, mi dichiara che in questo giorno, ora e luogo è stata convocata e si è riunita in prima convocazione l'assemblea straordinaria della società “ .... s.p.a.” per discutere sul seguente ordine del giorno:

- Approvazione del bilancio d'esercizio al ....

- ricognizione di perdite integralmente assorbenti il capitale sociale;

- ricognizione di conversione anticipata del prestito obbligazionario convertibile a beneficio dei portatori delle obbligazioni convertibili;

- Azzeramento del capitale .... con contestuale assorbimento di perdita per corrispondente importo e ripristino dello stesso ad euro .... ai sensi dell'articolo 2447 c.c.;

Quindi il costituito mi chiede redigere verbale delle discussioni e delle eventuali deliberazioni che l'assemblea andrà ad adottare.

Aderendo alla richiesta fattami, io Notaio do atto di quanto segue:

PRESIDENZA E COSTITUZIONE DELL'ASSEMBLEA

Assume la presidenza dell'assemblea, a norma dell'art ..... dello Statuto, l'Amministratore Unico signor .... il quale dichiara constata e fa constare:

- che l'assemblea è stata regolarmente convocata giusta avviso .... pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del ...., Foglio delle Inserzioni avviso numero ....;

- che il capitale sociale - che ai fini della presente delibera va calcolato in complessivi Euro ....- è suddiviso in .... azioni ordinarie ciascuna del valore nominale di .... Euro;

– che risulta in questa assemblea così rappresentato:

- per nominali euro .... (dati anagrafici e codice fiscale) presente in proprio titolare di numero .... azioni ordinarie, pari al ....% del capitale nominale; (e così via); [eventualmente assenti tutti gli altri soci i cui dati anagrafici, completi di codice fiscale e percentuale di partecipazione al capitale sociale risultano dall'elenco (foglio presenze) che al presente verbale si allega sotto la lettera “A”].

N. B. dovranno essere presenti gli obbligazionisti i quali, per effetto di quanto segue hanno, nel termine di legge, esercitato il diritto di conversione anticipata.

Presente complessivamente il capitale nominale per euro .... [indicare quorum costitutivo e deliberativo].

Il presidente inoltre, continua a constare ed a far constatare che

- l'organo amministrativo è presente in persona di esso costituito amministratore unico;

- il collegio Sindacale risulta presente come di seguito: Presidente del Collegio Sindacale Sig. .... (nome, cognome e anagrafica completa) iscritto al Registro dei Revisori Contabili .... presente in proprio; gli altri sindaci effettivi dottori .... assenti.

- è presente il Sig. .... rappresentante comune degli obbligazionisti (nel caso in cui non tutti abbiano convertito).

Il Presidente constata e fa constatare ulteriormente il rituale accertamento dell'identità personale degli intervenuti in assemblea mercé la disamina dei relativi documenti d'identità e dichiara di aver verificato per tutti la ricorrenza delle condizioni di legittimazione, ed in particolare l'avvenuto deposito delle azioni presso .... constata, infine che nessuno si oppone alla trattazione degli argomenti di cui all'ordine del giorno, e dopo rituale richiesta del presidente stesso constata che nessuno ha reso le dichiarazioni di cui all'articolo 2368-terzo comma c.c.

Perciò il Presidente dichiara validamente costituita l'assemblea, atta a deliberare, ed apre la discussione sull'ordine del giorno.

DISCUSSIONE

Prende la parola il Presidente il quale illustra il bilancio dell'esercizio al .... spiegando i documenti di cui lo stesso risulta composto, dà atto di aver depositato una relazione sulla situazione patrimoniale della società con le osservazioni del collegio sindacale presso la sede sociale nel termine fissato dalla legge espone in ordine ai fatti che hanno connotato l'attuale situazione della società anche avuto riguardo a quelli successivi alla redazione della relazione.

In particolare il Presidente illustra che emerge, alla chiusura dell'esercizio sociale al ...., una perdita per complessivi euro ...., l'assorbimento della quale comporterà azzeramento del capitale sociale con contestuale immediata necessità di ripristinare il capitale stesso al minimo legale, ossia ad Euro ....

Espone inoltre che, in considerazione della pendenza del prestito obbligazionario convertibile di cui all'assemblea straordinaria del ...., verbalizzata con atto del Notaio .... in data ...., numero di repertorio ...., registrato ...., iscritto .... risultavano alla data del .... in circolazione numero .... obbligazioni convertibili in azioni ordinarie della società “ .... s.p.a.” ciascuna del valore nominale di euro .... ad un rapporto di cambio pari a ...., precisando, quindi, che nel detto verbale si provvide alla deliberazione dell'aumento del capitale al servizio della conversione per complessivi euro .... e che il termine per esercitare la conversione sarebbe scaduto al ....

Espone quindi il Presidente che l'assorbimento del capitale sociale ad opera delle perdite comportava e comporta - ex lege - il diritto alla conversione anticipata degli obbligazionisti che lo abbiano ritenuto. Illustra, altresì che ai sensi e per gli effetti dell'articolo 2420-bis comma 4 c.c. è stato depositato presso il registro delle imprese di .... avviso per l'esercizio della facoltà di convertire anticipatamente, nel rispetto del termine di legge, ed alle condizioni di cui alla citata delibera di emissione del prestito obbligazionario. In conseguenza di quanto precede -nei termini di legge- hanno esercitato la conversione anticipata numero .... obbligazionisti portatori di numero .... obbligazioni in guisa che per effetto dell'aumento deliberato al servizio della conversione il capitale sociale della deliberante società deve intendersi ad oggi ammontante, appunto, ad euro ....

Il Presidente illustra, quindi, di procedere alla paventata riduzione mercé riduzione del valore nominale delle azioni, ivi comprese quelle al servizio della conversione in guisa che il capitale sociale si dovrà per effetto dell'integrale assorbimento della perdita considerare definitivamente azzerato.

Precisa il presidente che il ripristino del capitale sociale dovrà essere effettuato dai soci, e precisamente da ciascuno in proporzione alla propria partecipazione sociale ed al numero di azioni possedute.

Il presidente inoltre esibisce ed illustra il testo aggiornato dello statuto sociale che reca le modifiche riguardanti quanto sopra proposto che se deliberate regolerà per il futuro la vita della società.

Segue una breve discussione nel corso della quale il presidente dà lettura di un documento presentato dal rappresentante legale degli obbligazionisti che esprime il parere dell'assemblea degli obbligazionisti all'operazione, documento che verrà conservato a cura e sotto la responsabilità dell'organo amministrativo presso la sede sociale.

Il presidente del Collegio Sindacale ...., a nome dell'intero collegio udite le parole del presidente dopo aver confermato le proprie osservazioni sul controllo della gestione di cui alla Relazione sulla situazione patrimoniale depositata nella sede sociale ai sensi di legge dichiara che l'operazione è legalmente eseguibile.

Chiusa la discussione, l'assemblea udite le parole del presidente, preso atto della relazione dell'organo amministrativo depositata presso la sede sociale in uno alle osservazioni del Collegio Sindacale, preso atto del bilancio d'esercizio al ...., e delle parole del presidente del collegio sindacale, all'unanimità dei presenti e con voto espresso per alzata di mano, nel dare atto dell'intervenuta conversione anticipata da parte degli obbligazionisti per complessivi euro .... riconoscendo, altresì, che il capitale sociale ammonti ad euro ....

DELIBERA

1) di approvare il bilancio d'esercizio al da cui emerge una perdita per complessivi Euro ....

2) di ridurre – ad integrale assorbimento della perdita di cui al precedente capo – il capitale sociale da euro .... ad euro 0 mercé annullamento di numero .... azioni, ossia di tutte le azioni in circolazione;

3) di ripristinare il capitale sociale al minimo di legge, ossia ad Euro .... mercé l'emissione di numero azioni ordinarie ciascuna di nominali euro .... da assegnarsi ai soci in proporzioni a quelle possedute nell'integrale osservanza delle inderogabili disposizioni di cui all'articolo 2441 cc.;

e precisamente:

- al socio ....

Volendosi procedere seduta stante alla sottoscrizione dell'aumento del capitale testé deliberato in ripristino di quello prescritto, per il minimo, dalla legge di seguito al ripianamento di cui al punto uno della presente delibera il comparente da atto di quanto segue: il socio .... sottoscrive il capitale sociale al medesimo spettante ex lege per Euro .... così per numero .... azioni ordinarie, liberate in danaro dandosi atto che il 25% prescritto dalla legge è stato versato presso .... in data .... come risulta da ....

Di seguito alla liberazione del deliberato aumento di capitale in sede di ricostituzione dello stesso ai sensi e per gli effetti dell'articolo 2447 cc., il comparente constata e fa constatare che il capitale della società deliberante ammonta ad euro ...., sottoscritto per Euro .... e versato per Euro .... ripartito tra i soci come segue:

È modificato, in conseguenza di quanto sopra l'art ..... dello Statuto sociale d'ora in avanti del seguente letterale tenore: “Il capitale sociale è di Euro ...., suddiviso in numero .... azioni ordinarie del valore nominale di Euro ....”.

È conferita delega all'Organo amministrativo di compiere ogni operazione inerente alla esecuzione della presente delibera ed in particolare di procedere al ritiro delle azioni annullate e all'emissione delle nuove azioni;

4) Ai sensi dell'art. 2436 c.c. viene modificato in conseguenza delle deliberazioni adottate lo statuto della società che formato da numero .... articoli quale esibito dal presidente è integralmente approvato nella sua attuale formulazione che riporta tutto quanto oggi deliberato e che verrà trasmesso a cura dell'organo amministrativo al competente registro imprese nel termine di legge.

Null'altro essendovi a deliberare e nessun chiedendo la parola, il Presidente dichiara chiusa l'assemblea alle ore ....

(V'è espressa dispensa dalla lettura di quanto allegato al presente verbale).

E richiesto io Notaio ho ricevuto il presente atto scritto in parte con sistema elettronico da persona di mia fiducia e completato di mio pugno su .... fogli per .... pagine .... fin qui, del quale ho dato lettura al comparente che lo ha approvato e confermato e che lo sottoscrive insieme a me notaio alle ore ....

Commento

Il rapporto tra la disciplina della riduzione del capitale per perdite in pendenza di un prestito obbligazionario in s.p.a. si articola diversamente a seconda che il prestito emesso dall'ente sia semplice o convertibile.

Nel caso di prestito obbligazionario semplice è opportuno distinguere la riduzione “volontaria” da quella “obbligatoria”, giusta il letterale dell'art. 2413 c.c.

Secondo la prevalente ricostruzione, per il profilo delle perdite qui all'esame, si riconduce all'espressione “riduzione volontaria” ogni riduzione che dipenda dalla volontà dell'ente, cui cioè la società ricorra senz'esservene obbligata. Tanto, quindi nelle ipotesi di riduzione reale, quanto nelle ipotesi di riduzione per perdite “facoltativa”. Il che vale quanto dire che ove la società avesse emesso un prestito obbligazionario semplice l'adozione di uno qualunque dei provvedimenti di riduzione di che trattasi, essendo volontario, appare precluso sino a quando non risulti ripristinato l'equilibrio tra netto e indebitamento di cui all'art. 2412 c.c.

Se la s.p.a. versi, invece, in un'ipotesi di riduzione obbligatoria, essa sarebbe legittimata a procedervi secondo il disposto del secondo comma dell'art. 2413 c.c. In tal caso, però, sino al ripristino dell'equilibrio di cui al citato art. 2412 c.c., resta preclusa la “sola” distribuzione di utili.

Quando invece la società è in perdita e sia pendente un prestito obbligazionario convertibile, analogamente all'ipotesi di aumento gratuito (Sul punto specifico, cfr. Trimarchi, L'aumento del capitale sociale, Milano, 2010, 184 ss.), trova applicazione il disposto del quinto comma dell'art. 2420-bis c.c. secondo il quale “il rapporto di cambio è modificato in proporzione alla misura [ ....] della riduzione”.

La dottrina ha dibattuto la ratio da assegnare alla disposizione.

Una ricostruzione autorevole ma minoritaria l'ha interpretata nel senso che la prescritta modifica del rapporto di cambio debba andare nella direzione del tener indenne l'obbligazionista dalle perdite, dal momento che nell'istante in cui la perdita si verifica e la società debba adottare i provvedimenti ad essa riferibili, l'obbligazionista è ancora solamente un creditore della società. Il che vale quanto dire che se, da un lato, si deve ridurre il capitale sociale, dall'altro si deve prevedere un cambio tale che, al seguito della riduzione del capitale, offra in conversione un maggior numero di azioni rispetto a quello previsto al momento dell'emissione del prestito obbligazionario. Insomma, tale ricostruzione fa pesare l'esito della riduzione sull'azionariato attuale.

La più diffusa opinione, al contrario, interpreta la disposizione nel senso che la sua ratio sia finalizzata a gravare l'obbligazionista, in quanto socio “potenziale”, della proporzionale quota di perdita di cui la società è colpita, ed in relazione alla quale essa intende adottare un provvedimento (riduttivo).

Il che vale quanto dire che con la prescritta modifica del rapporto di cambio l'obbligazionista otterrà “[ ....] in sede di conversione, o un minor numero di azioni rispetto a quello originariamente stabilito, o lo stesso numero di titoli ma con un valore nominale ridotto in conseguenza delle perdite [ ....]”.

Deve condividersi la conclusione di chi, peraltro, ha sostenuto che la delibera di riduzione, pur comportando modifica del rapporto di cambio, e quindi pur modificando le originarie condizioni del prestito, anche alla luce dell'attuale formulazione dell'art. 2415, n. 2, c.c., non vada approvata dall'assemblea degli obbligazionisti in quanto modifica ex lege, e peraltro – a condividere la più diffusa opinione – nella direzione della conservazione dei diritti degli obbligazionisti e non certo per il loro peggioramento.

Nel caso in cui la perdita azzerasse il capitale sociale, secondo parte della dottrina, il diritto di conversione si esaurirebbe in conseguenza di un rapporto di cambio che, appunto, a causa dell'azzeramento delle azioni diviene pari a zero. In tal caso, non avrebbe senso, si sostiene, discutere della conversione, proprio perché mancherebbe uno dei termini della conversione stessa: il nominale delle azioni. Se viene meno la facoltà di convertire, viene meno, il presupposto per qualificare quel prestito come convertibile. Di tal che l'azzeramento sarebbe una causa legale di novazione del prestito obbligazionario da convertibile in semplice.

Va osservato che questa ricostruzione tende a svalutare l'importanza, nel prestito convertibile, dell'opzione (di contratto sociale) collegata al finanziamento.

Essa opzione – però – risulta concessa a prescindere dal rapporto di cambio, che, in realtà, ne rappresenta “solo” l'unità di misura, e, soprattutto, è concessa di seguito ad una valutazione che il creditore (obbligazionista) effettua sui valori patrimoniali della società, essendo – nella concessione del prestito obbligazionario – del tutto irrilevante i valori di bilancio dell'ente, se non ai fini dei “limiti” di cui all'art. 2412 c.c.

Se queste osservazioni sono vere ben si comprendono le ragioni della più diffusa opinione che tende ad escludere, nel caso di azzeramento, la novazione ex lege del prestito.

La soluzione migliore è quella di considerare applicabile il criterio enucleabile dall'attuale disposto del 4° comma dell'art. 2420-bis c.c. Detta norma, com'è noto, prevede la facoltà di conversione anticipata quando la società intenda procedere a riduzione volontaria, o modificare le disposizioni dello statuto concernenti la ripartizione degli utili (cfr. Trimarchi, L'aumento del capitale, Milano, 2007 e Trimarchi, La riduzione del capitale, Milano, 2010).

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