Ipotesi di ricorsi contro atti amministrativi nella spa

Francescopaolo D’Andrea

Inquadramento

Sebbene prima della riforma adottata con d.lgs. 17 gennaio 2003, n. 6 non fosse contemplata l'invalidità della delibera del consiglio di amministrazione di s.p.a., dopo varie incertezze manifestate sul tema da parte di dottrina e giurisprudenza, il legislatore ha ritenuto necessario riconoscere ipotesi d'invalidità dato che la competenza deliberativa generale nelle s.p.a. è ormai accentrata in capo agli amministratori.

L'assemblea mantiene invece una funzione puramente residuale, essendo chiamata a decidere solo su un circoscritto numero di materie attribuite ad essa dalla legge e dallo statuto.

Formula

TRIBUNALE DI …

SEZIONE SPECIALIZZATA IN MATERIA DI IMPRESA

RICORSO EX ART. 2388 C.C.

Nell'interesse del Sig.…………………… (C.F. ………………………………) / di …………………………… (C.F. e P.I. ………………………), residente in …………………… / con sede legale in ………………………, in persona del legale rappresentante Sig. ……………………………, rappresentato/a e difeso/a, in forza di procura ………………………, dall'Avv. …………………………. (C.F. ………………………), presso il cui Studio in …………………………. è elettivamente domiciliato/a, con dichiarazione di voler ricevere le comunicazioni relative al presente procedimento al numero di fax …………………… e/o all'indirizzo di posta elettronica certificata ………………………………………

ricorrente

CONTRO

la società ……………………… (C.F. e P.I. ………………………), con sede legale in ………………………, in persona del legale rappresentante pro tempore

resistente

* * *

PREMESSO

1.- Le circostanze dell'avvenuta approvazione della delibera del consiglio di amministrazione

(indicazione delle circostanze in cui l'assemblea della società ha fatto luogo all'approvazione della delibera)

2.- La legittimazione attiva del/gli impugnante/i

(indicazione degli elementi da cui desumere la legittimazione attiva del ricorrente/ dei ricorrenti in giudizio)

3.- La natura dei vizi della delibera

(indicazione dei motivi di impugnazione, ossia dei vizi di nullità e/o di annullabilità che inficiano la delibera)

* * *

4.- Conclusioni

Per tutto quanto premesso, il Sig. …………………. / ……………………………, come sopra rappresentato/a e difeso/a,

CHIEDE

che questo Ill.mo Tribunale voglia fissare con decreto l'udienza di comparizione delle parti, assegnando il termine per la costituzione dei convenuti che deve avvenire entro e non oltre dieci giorni prima dell'udienza, con l'avvertimento che la costituzione oltre il suddetto termine implica le decadenze di cui agli artt. 38 e 167 c.p.c. e che, in difetto di costituzione, si procederà in loro contumacia, per sentire adire le seguenti

CONCLUSIONI

voglia l'ill.mo Tribunale adito, respinta ogni contraria eccezione e deduzione, previa ogni opportuna declaratoria,

- dichiarare nulla la delibera di ……………, approvata dal Consiglio di Amministrazione della Società ………………………. in data ………………………, per violazione degli artt. ………………………. e per tutti i motivi esposti in narrativa, con ogni conseguente e più opportuno provvedimento;

Oppure / in subordine

- annullare la delibera la delibera di ……………, approvata dal Consiglio di Amministrazione della Società ………………………. in data ………………………, per violazione degli artt. ……………… e per tutti i motivi esposti in narrativa, con ogni conseguente e più opportuno provvedimento.

Con il favore delle spese e competenze del presente giudizio.

Il sottoscritto procuratore dichiara che il valore del presente procedimento è indeterminabile e, pertanto, il contributo unificato dovuto è pari ad Euro ……………………

Si depositano i seguenti documenti:

………………………………………………………….

Luogo e data………………..

Firma Avv. ………………….

PROCURA ALLE LITI

Commento

Competenza

Competente a decidere la causa è, in linea di principio, la sezione specializzata in materia di impresa del tribunale nella cui circoscrizione si trova la sede legale della società convenuta.

Può accadere, tuttavia, che lo statuto della società contenga una clausola compromissoria che devolva ad arbitri la decisione delle controversie tra soci e società: in tal caso, fermo restando che il contenuto della clausola può in concreto variare (si pensi, in primo luogo, al numero e alle modalità di nomina degli arbitri), si pone il problema di verificare se essa trovi applicazione anche al giudizio avente ad oggetto delibere del consiglio di amministrazione.

Cause di invalidità

L'applicabilità delle regole generali sull'impugnazione delle delibere consiliari implica che le cause di invalidità vadano rinvenute nelle disposizioni degli artt. 2377 e 2378 c.c.

L'art. 2377 c.c. si applica nel caso di deliberazioni lesive dei diritti dei soci, invece l'art. 2378 c.c. si applicherà per tutte le altre delibere del C.d.A.

Legittimazione attiva

La legittimazione all'impugnativa è riconosciuta, principalmente, al collegio sindacale (e non al singolo sindaco) e a ciascuno degli amministratori assenti o dissenzienti (uti singulus).

Ai soci è riconosciuta una legittimazione alquanto limitata, tuttavia l'annullamento o la nullità della delibera del consiglio di amministrazione di s.p.a. ha effetto rispetto a tutti i soci, sicché non sarà necessario estendere il contraddittorio agli altri azionisti che risultino destinatari della pronuncia d'invalidità.

Termini per l'impugnazione

Per quanto riguarda i termini per l'impugnazione della delibera, la norma, visto il chiaro rimando agli artt. 2377 e 2378 c.c. il termine per impugnare è di novanta giorni dalla data della delibera (soggetto alla sospensione feriale dei termini).

Effetti della declaratoria di invalidità della delibera

In caso di declaratoria di invalidità della delibera, sono in ogni caso salvi i diritti acquistati in buona fede dai terzi in funzione di atti di esecuzione delle deliberazioni.

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