La portata dei chiarimenti resi dalla stazione appaltante.
12 Dicembre 2018
E' noto che i chiarimenti resi dalla stazione appaltante in corso di gara non possono modificare o integrare le fonti della procedura rappresentate da bando, disciplinare e capitolato, le quali vanno interpretate e applicate per quello che oggettivamente prescrivono.
Le regole della lex specialis vincolano infatti l'operato dell'amministrazione, che deve farne applicazione senza alcun margine di discrezionalità, in forza del principio di tutela della parità di trattamento dei concorrenti, che sarebbe pregiudicata ove si consentisse la modifica delle regole di gara nel corso della procedura (giurisprudenza costante, fra le moltissime cfr. Cons. Stato, sez. V, 17 maggio 2018, n. 2952, id., sez. III, 5 febbraio 2018, n. 695; id., sez. V, 4 dicembre 2017, n. 5690).
Al più i chiarimenti, se trasparenti e tempestivi, possono a determinate condizioni dare luogo a una sorta di interpretazione autentica, ancora una volta in nome della massima partecipazione e del principio di economicità dell'azione amministrativa (cfr. Cons. Stato, sez. III, 7 febbraio 2018, n. 781). |