Pagamento del debito tributario e revoca della confisca

La Redazione
05 Aprile 2019

In materia di confisca di beni costituenti il profitto o il prezzo di reati tributari, la previsione di cui all'art. 12-bis d.lgs. n. 74/2000 si riferisce alle assunzioni d'impegno nei termini riconosciuti e ammessi dalla legislazione tributaria di settore...

In materia di confisca di beni costituenti il profitto o il prezzo di reati tributari, la previsione di cui all'art. 12-bis d.lgs. n. 74/2000 si riferisce alle assunzioni d'impegno nei termini riconosciuti e ammessi dalla legislazione tributaria di settore.

Il caso. Il tribunale delle libertà rigettava l'istanza proposta ex art. 324 c.p.p. nell'interesse di una società cooperativa avverso il decreto di sequestro preventivo emesso dal g.i.p. finalizzato alla confisca diretta e per equivalente nell'ambito di un procedimento in cui sono state contestate a svariati soggetti le condotte di bancarotta fraudolenta documentale e patrimoniale, nonché i reati tributari di cui all'art. 10-quater D.lgs. n. 74/2000. Avverso tale provvedimento il legale rappresentate della cooperativa proponeva ricorso in Cassazione.

Confisca di beni costituendi il profitto o il prezzo di reati tributari. La previsione di cui all'art. 12-bis d.lgs. n. 74/2000 secondo la quale anche in caso di condanna o di applicazione della pena concordata, la confisca, diretta o per equivalente, “non opera per la parte che il contribuente si impegna a versare all'erario anche in presenza di sequestro”, si riferisce alle assunzioni d'impegno nei termini riconosciuti e ammessi dalla legislazione tributaria di settore, ivi compresi gli accertamenti con adesione, la conciliazione giudiziale, le transazioni fiscali ovvero l'attivazione di procedure di rateizzazione automatica o a domanda.

Sequestro preventivo. In tema di sequestro preventivo, non è necessario valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza a carico del soggetto nei cui confronti è operato il sequestro, essendo sufficiente che sussista il fumus commissi delicti, vale a dire l'astratta sussumibilità in una determinata ipotesi di reato del fatto contestato, sicché lo stesso giudice può rilevare anche il difetto dell'elemento soggettivo del reato, purché esso emerga ictu oculi, cioè sia di immediato rilievo.

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