Codice Civile art. 1437 - Timore riverenziale.

Rosaria Giordano

Timore riverenziale.

[I]. Il solo timore riverenziale non è causa di annullamento del contratto.

Inquadramento

La disposizione in commento precisa che non costituisce causa di annullamento del contratto, in mancanza di una forma di violenza morale volta a coartare il consenso negoziale, il cd. timore riverenziale, ossia quello che un soggetto nutre nei confronti di una persona verso la quale è in uno stato di soggezione psicologica per la sua importanza nel contesto familiare, sociale o lavorativo (cfr. Bianca 622)

Timore riverenziale

In dottrina si è evidenziato che il timore riverenziale è quello che un soggetto nutre, a prescindere da specifiche minacce esterne, nei confronti di una persona che si presenta ai suoi occhi, per le più varie ragioni, familiari e sociali, come gravemente severa e autorevole (Bigliazzi Geri, Breccia, Busnelli, Natoli, 678). Il timore riverenziale deve essere distinto dall'intimidazione morale, intesa come minaccia di avvalersi della propria posizione allo scopo di recare pregiudizio alla vittima che si rifiuti di contrarre, integrando l'intimidazione una forma di violenza (Bianca, 623).

Su un piano più generale, nella stessa giurisprudenza di legittimità si è più volte evidenziato che il metus ab intrinseco — che ricorre anche quando la rappresentazione interna di un pericolo di danno non derivi da un processo psicologico puramente interno, ma connesso a circostanze esterne, anche dipendenti da comportamenti umani, che possono incidere sulla libertà di autodeterminazione, poiché quest'ultima non è tutelabile in modo assoluto — non è di per sé riconducibile al timore prodotto da violenza altrui (Cass. III, n. 647/1987)..

Bibliografia

Bianca, Diritto civile, III, Il contratto, Milano, 1997; Bigliazzi Geri, Breccia, Busnelli, Natoli, Diritto civile, 1.1. e 1.2, Fatti e atti giuridici, Torino, 1990; Criscuoli, Violenza fisica e violenza morale, in Riv. dir. civ., 1970, I, 135; Fedele, L'invalidità del negozio giuridico di diritto privato, Torino, 1983 Messineo, voce Annullabilità e annullamento (dir. priv.), in Enc. dir., Milano, 1958; Prosperetti, Contributo alla teoria dell'annullabilità del negozio giuridico, Milano, 1983; Santoro Passarelli, Dottrine generali del diritto civile, Napoli, rist. 1989; Scognamiglio, Note in tema di violenza morale, in Riv. dir. comm., 1953, II, 386; Tommasini, voce Annullabilità e annullamento (dir. priv.), in Enc. giur., Roma, 1988

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