Verifica di anomalia e costo del lavoro

Redazione Scientifica
29 Maggio 2019

Costituisce consolidato orientamento giurisprudenziale quello in base al quale “l'applicazione di un determinato contratto collettivo non può essere imposta dalla lex specialis alle imprese concorrenti quale requisito di partecipazione né la mancata applicazione di questo può essere a priori...

Costituisce consolidato orientamento giurisprudenziale quello in base al quale “l'applicazione di un determinato contratto collettivo non può essere imposta dalla lex specialis alle imprese concorrenti quale requisito di partecipazione né la mancata applicazione di questo può essere a priori sanzionata dalla stazione appaltante con l'esclusione, sicché deve negarsi in radice che l'applicazione di un determinato contratto collettivo anziché di un altro possa determinare, in sé, l'inammissibilità dell'offerta” (cfr. Consiglio di Stato, sez. III, 2 marzo 2017, n. 975; 9 dicembre 2015, n. 5597). Tale assunto vale anche in relazione alla valutazione di anomalia dell'offerta (cfr. in termini Consiglio di Stato, sez. V, 1 marzo 2017, n. 932; 12 maggio 2016, n. 1901; Consiglio di Stato, Sez. III, 10 febbraio 2016, n. 589): tanto più nel caso ove l'impresa concorrente si è limitata ad avvalersi di una possibilità che era espressamente riconosciuta dalla legge di gara, dichiarando di voler applicare in sede di esecuzione un altro contratto collettivo indicato nelle specifiche tecniche.

Per consolidato indirizzo giurisprudenziale, “in relazione all'esatta quantificazione del costo orario del personale…nelle pubbliche gare un'offerta non può ritenersi anomala per il solo fatto che il costo del lavoro sia stato calcolato secondo valori inferiori a quelli risultanti dalle tabelle ministeriali o dai contratti collettivi, occorrendo invece che sussistano discordanze considerevoli e ingiustificate rispetto a tali valori” (Cons. Stato, V, 5332 del 12 settembre 2018; si veda anche 18 febbraio 2019, n. 1097): la correttezza della valutazione di congruità dell'offerta aggiudicataria non può, dunque, essere smentita nell'ipotesi in cui il costo del lavoro esposto in sede di giustificazioni risulti inferiore rispetto a quello delle tabelle ministeriali di riferimento anche grazie alla modifica del CCNL da applicare e dell'inquadramento contrattuale dei neoassunti (Cons. di Stato, V, 8 marzo 2018, n. 1500).

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