La piena acquisizione della conoscenza di tutti gli elementi essenziali della aggiudicazione è idonea a far decorrere il termine per l’impugnazione

Redazione Scientifica
26 Agosto 2019

Anche indipendentemente dal formale inoltro della comunicazione di cui all'art. 76 d. lgs. n. 50/2016, la piena acquisizione...

Anche indipendentemente dal formale inoltro della comunicazione di cui all'art. 76 d. lgs. n. 50/2016, la piena acquisizione, de facto, della conoscenza di tutti gli elementi essenziali della aggiudicazione (id est, del suo concreto contenuto dispositivo e della sua effettiva lesività, anche indipendentemente dalla acquisizione di tutti gli atti del procedimento) è idonea a far decorrere il termine (dimidiato a trenta giorni, ai sensi dell'art. 120 c.p.a.) per l'impugnazione (cfr. Cons. Stato, sez. V, n. 1953/2017): il che deve dirsi particolarmente in un caso in cui la compiuta acquisizione dei concreti profili di lesività è desumibile dal confronto tra le ragioni poste a fondamento dell'istanza di autotutela e quelle affidate al ricorso giurisdizionale, perfettamente sovrapponibili.

Non assume, in proposito rilievo la circostanza che l'istanza in autotutela fosse stata formalizzata dalla capogruppo mandataria, laddove il successivo ricorso era stato proposto dalla mandante: e ciò, a tacere di ogni altro rilievo, in virtù della previsione della lex specialis, peraltro espressiva di canone generale, secondo cui le comunicazioni effettuate alla mandataria avrebbero dovuto intendersi, ad ogni effetto, estese alla mandante, per un ovvio principio di unitarietà del relativo centro di interessi.

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