Si può sanare l’omessa indicazione dei costi della manodopera?
04 Novembre 2019
Il caso. A seguito dell'aggiudicazione di un appalto per il servizio di portierato/reception presso alcune residenze universitarie la quarta classificata insorgeva dinanzi al Tar sostenendo, tra le altre cose, che la seconda e la terza classificata dovevano essere escluse – senza possibilità di esperire il soccorso istruttorio (ex art. 83, comma 9 del D.lgs. n. 50 del 2016) – per non aver indicato i costi della manodopera nelle proprie offerte economiche. Le due società in questione si costituivano in giudizio, replicando alle argomentazioni articolate dalla ricorrente.
La soluzione.Il Tar ha respinto il ricorso, rilevando che non si può escludere automaticamente l'impresa che non ha indicato separatamente i costi della manodopera laddove (come nella specie) la modulistica predisposta dalla Stazione appaltante non permetta di inserire detti costi nella relativa offerta economica. In tal caso, infatti, la giurisprudenza comunitaria ha valorizzato i principi di trasparenza e di proporzionalità, precisando che essi devono essere interpretati nel senso di non impedire agli offerenti di sanare la loro situazione e di ottemperare agli obblighi previsti dalla normativa nazionale in materia, entro un termine stabilito dall'amministrazione aggiudicatrice (Corte giust., Sez. IX, 2 maggio 2019, n. 309/18). |