Ricorso contro il diniego di rimborso per ritenuta direttaInquadramentoIl rimborso di ritenute dirette è disciplinato dall'art. 37 d.P.R. n. 602/1973, a norma del quale la richiesta deve essere presentata dal contribuente entro il termine di decadenza di quarantotto mesi dalla data in cui la ritenuta è stata operata. FormulaON. CORTE DI GIUSTIZIA TRIBUTARIA DI PRIMO GRADO DI .... RICORSO GIURISDIZIONALE CON ISTANZA DI RECLAMO E MEDIAZIONE 1 (e contestuale) ISTANZA DI TRATTAZIONE IN PUBBLICA UDIENZA Il sig. ...., nato a .... ( ....) il ...., C.F. ...., residente in .... ( ....), alla via ...., ed elettivamente domiciliato in .... ( ....), alla via ...., presso lo studio dell'avv. .... (C.F. ....), che lo rappresenta e difende in virtù di procura speciale in allegato al presente atto, PROPONE RICORSO avverso il provvedimento di diniego espresso sull'istanza di rimborso di ritenute dirette per € ...., presentata in data ...., NEI CONFRONTI dell'Agenzia delle Entrate - Direzione Provinciale di ...., in persona del rappresentante legale pro-tempore, con sede in .... ( ....), alla via ...., n. .... FATTO In data .... l'odierno ricorrente presentava tempestiva istanza al competente Ufficio di ...., con la quale formulava richiesta di rimborso di ritenute dirette per € ...., subite in eccedenza rispetto al dovuto. In seno a tale istanza, il ricorrente rappresentava che .... L'Agenzia delle Entrate, con provvedimento del .... notificato in data ...., esprimeva il proprio diniego sulla predetta istanza di rimborso, asserendo che l'istanza era tardiva. L'odierno ricorrente propone, pertanto, opposizione al predetto provvedimento di diniego per i seguenti motivi: DIRITTO Sussistono tutti i presupposti per ottenere il richiesto rimborso. Ciò in quanto .... L'istanza di rimborso, inoltre, è tempestiva, in quanto .... Il provvedimento di diniego dell'Agenzia delle Entrate è da ritenersi, quindi, illegittimo. Per quanto espresso, così si CONCLUDE Piaccia all'On.le Corte di giustizia tributaria di secondo grado, contrariis reiectis, in accoglimento del ricorso e per i motivi esposti: disporre la condanna dell'Ufficio al rimborso delle ritenute dirette per € ...., oltre interessi come per legge, con salvezza di spese e competenze di giudizio. ISTANZA DI DISCUSSIONE IN PUBBLICA UDIENZA Si chiede, altresì, ai sensi e per gli effetti dell'art. 33, comma 1, d.lgs. n. 546/1992, che il presente ricorso venga discusso in pubblica udienza. Costituendosi in giudizio il ricorrente deposita: 1) copia dell'istanza di rimborso, inoltrata in data ....; 2) ....; 3) ..... Il sottoscritto procuratore, ai sensi dell'art. 14 del d.P.R. n. 115/2002 e successive modifiche dichiara che il valore del presente procedimento è pari ad € ...., ragion per cui è dovuto un contributo unificato nella misura di € ..... Dichiara, altresì, di voler ricevere le comunicazioni inerenti il procedimento presso il proprio numero di fax ( ....) o indirizzo di posta elettronica certificata ( ....). La presente copia, di cui si attesta la conformità all'originale notificato all'Agenzia delle Entrate di ...., sarà depositata presso la Corte di giustizia tributaria di primo grado di .... completa con gli allegati, tenuto conto dell'istanza ex art. 17-bis d.lgs. n. 546/1992, appresso formulata. Luogo e data .... Firma del difensore .... ISTANZA ai sensi dell'art. 17- bis del d.lgs. n. 546/1992 Il sig. ...., nato a .... ( ....) il ...., C.F. ...., residente in .... ( ....), alla via .... ed elettivamente domiciliato in ..... ( ....), alla via .... come in epigrafe rappresentato, sulla base dei fatti e dei motivi sopra evidenziati CHIEDE che l'Agenzia delle Entrate - Direzione Provinciale di ...., in alternativa al deposito del ricorso che precede presso la Corte di giustizia tributaria di primo grado, accolga in via amministrativa le richieste nel medesimo ricorso formulate. Comunica in ogni caso la sua disponibilità a valutare in contraddittorio la mediazione della controversia. Per l'invito al contraddittorio, le comunicazioni e le notificazioni relative al presente procedimento, si indicano uno o più dei seguenti recapiti: – Studio ...., sito in .... ( ....), alla via ....; – PEC: ....; – telefono ....; – fax ....; – posta elettronica ordinaria: .... Con osservanza. Luogo e data .... Firma del difensore .... PROCURA SPECIALE Il sig. ...., nato a .... ( ....) il ...., C.F. ...., residente in .... ( ....), alla via ...., delega a rappresentarlo e a difenderlo – nel procedimento da attivare nei confronti dell'Agenzia delle Entrate - Direzione Provinciale di ...., in ogni in ogni sua fase, stato e grado, l'avv. ...., conferendogli con ogni facoltà di legge, incluse quelle di proporre reclamo e di mediare ai sensi dell'art. 17-bis del d.lgs. n. 546/1992, trattare, comporre, conciliare, transigere, rinunciare agli atti e accettare rinunzie, farsi sostituire, ed elegge domicilio, anche per le notificazioni relative al procedimento di reclamo e mediazione, presso il suo studio sito in .... ( ....), alla via .... Dichiara, inoltre, di aver ricevuto tutte le informazioni previste dagli artt. 7 e 13 del d.lgs. n. 196/2003, nonché dal Regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 27 aprile 2016, e presta il proprio consenso al trattamento dei dati personali per l'espletamento del mandato conferito. Luogo e data .... Firma del mandante .... Autentica della firma .... [1] [1]V. nota 1 sub formula “Ricorso avverso il provvedimento di diniego espresso sull'istanza di rimborso”. CommentoLa ritenuta diretta è una forma di riscossione che viene impiegata nel campo delle imposte dirette nei casi in cui una Pubblica Amministrazione corrisponda ad un contribuente determinati compensi. La somma pagata dalla Pubblica Amministrazione viene decurtata «a monte» di una ritenuta, che può essere a titolo di acconto (ritenuta diretta a titolo d'acconto) o a titolo di imposta (ritenuta diretta a titolo definitivo). Nel primo caso, la ritenuta operata non esaurisce il rapporto tributario, poiché il contribuente dovrà dichiarare il compenso percepito, liquidare le relative imposte e versarle al netto della ritenuta subita. Nel secondo caso, invece, il prelievo operato – mediante il pagamento del contribuente da parte dell'Amministrazione al netto dell'intera imposta dovuta in relazione alla somma percepita – è definitivo. A titolo esemplificativo, vengono riscosse con ritenuta diretta le imposte sui redditi di lavoro dipendente del personale delle Pubbliche Amministrazioni e le imposte sulle vincite e sui premi del lotto e delle lotterie nazionali. La ritenuta diretta va tenuta distinta dalla «ordinaria» ritenuta alla fonte che si ricollega al fenomeno della «sostituzione» di cui all'art. 64 d.P.R. n. 600/1973: nel primo caso, infatti, il sostituto d'imposta coincide con il soggetto creditore dell'imposta (lo Stato); mentre, nel secondo caso, il sostituto d'imposta non coincide con il soggetto creditore dell'imposta (lo Stato) sicché, una volta effettuata la ritenuta sulla somma versata al sostituito, egli è tenuto a versare la ritenuta stessa all'Erario. La richiesta di rimborso, per l'ipotesi della riscossione mediante “ritenuta diretta”, deve essere presentata dal contribuente entro il termine di decadenza di 48 mesi dalla data in cui la ritenuta è stata operata, ex art. 37 d.P.R. n. 602/1973, rubricato «rimborso di ritenute dirette». A seguito del deposito dell'istanza di rimborso possono verificarsi tre ipotesi: 1) la domanda è accolta; 2) la domanda è respinta (in questo caso, il contribuente può presentare ricorso alla competente Corte di giustizia tributaria di primo grado entro 60 giorni dalla notifica del provvedimento di rigetto); 3) l'ufficio non risponde (in questo caso, la domanda di rimborso deve ritenersi respinta, in quanto vige l'istituto del silenzio-rifiuto. Trascorsi almeno 90 giorni dalla presentazione della domanda ed entro il termine di prescrizione, ordinariamente decennale, l'interessato può ricorrere alla Corte di giustizia tributaria di primo e secondo grado). |