La Cgue torna sui limiti del subappalto previsti dal codice dei contratti pubblici

Redazione Scientifica
04 Dicembre 2019

La direttiva 2004/18/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 31 marzo 2004, relativa al coordinamento delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori, di forniture e di servizi, dev'essere interpretata nel senso che...

La direttiva 2004/18/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 31 marzo 2004, relativa al coordinamento delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori, di forniture e di servizi, dev'essere interpretata nel senso che:

  • essa osta a una normativa nazionale, come quella oggetto del procedimento principale, che limita al 30% la quota parte dell'appalto che l'offerente è autorizzato a subappaltare a terzi;
  • essa osta a una normativa nazionale, come quella oggetto del procedimento principale, che limita la possibilità di ribassare i prezzi applicabili alle prestazioni subappaltate di oltre il 20% rispetto ai prezzi risultanti dall'aggiudicazione.

Per un maggior approfondimento vedi anche:

  • Codice dei contratti sotto accusa: le 9 violazioni delle direttive contratti contestate dalla Commissione dell'UE
  • CGUE: il divieto, generalizzato e indiscriminato, di ricorrere al subappalto per oltre il 30% dell'importo complessivo viola il principio di proporzionalità

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