Sulla scelta del CCNL ai fini della determinazione dell’offerta
12 Giugno 2020
Nelle gare pubbliche, non può considerarsi anomala l'offerta che prevede un minor costo del lavoro in ragione del contratto collettivo applicato dall'impresa al proprio personale, rispetto ad altro, applicato da altra impresa, rientrando la scelta di un determinato contratto nelle prerogative dell'imprenditore, e nella libertà negoziale delle parti (C.S., Sez. V, 28.5.2019, n. 3487, 1.32017, n. 932). In particolare, qualora in sede di partecipazione alla gara, l'offerente abbia prospettato l'applicazione di un determinato CCNL, l'esistenza di altro, che stabilisca trattamenti economici più vantaggiosi per il lavoratore, non può indurre a ritenere che il primo sia contrastante con il principio della giusta retribuzione di cui all'art. 36 Cost., rappresentando ogni CCNL un parametro per valutare l'adeguatezza della retribuzioni (T.A.R. Toscana, Sez. I, 3.8.2015, n. 1155). Ciò sempre che il CCNL cui l'offerente fa riferimento sia coerente con l'oggetto dell'appalto. |