Osservatorio sulla Cassazione – Luglio/Agosto 2020

La Redazione
11 Settembre 2020

Torna l'appuntamento mensile con l'Osservatorio, una selezione delle più interessanti sentenze di legittimità depositate nei mesi di luglio e agosto.

Sovraindebitamento: lecito il pagamento dei crediti privilegiati in cinque anni

Cass. Civ. – Sez. VI-1 – 20 agosto 2020, n. 17391, ord.

Nelle procedure di sovraindebitamento di accordi di ristrutturazione dei debiti è possibile prevedere la dilazione del pagamento dei crediti prelatizi anche oltre il termine annuale dall'omologazione previsto dall'art. 8, comma 4, l. n. 3/2012, e al di là delle fattispecie di continuità aziendale, purché si attribuisca ai titolari di tali crediti il diritto di voto a fronte della perdita economica conseguente al ritardo con cui vengono corrisposte le somme a essi spettanti o, con riferimento ai piani del consumatore, purché sia data a essi la possibilità di esprimersi in merito alla proposta del debitore.

Anche il curatore può impugnare i provvedimenti in materia cautelare reale

Cass. Pen. – Sez. III – 7 agosto 2020, n. 23645, sent.

Anche al curatore fallimentare deve essere riconosciuta la legittimazione ad impugnare i provvedimenti cautelari reali adottati sui beni del fallimento, in quanto persona avente diritto alla restituzione di essi in caso di dissequestro. Tale legittimazione investe necessariamente la totalità dei beni facenti parte dell'attivo fallimentare.

Bancarotta, la scorretta gestione societaria può costituire operazione dolosa che ha causato il fallimento

Cass. Pen. – Sez. V – 29 luglio 2020, n. 23067, sent.

L'illecito di cui all'art. 223, comma 2, n. 2) l.fall. prevede come autonoma ipotesi di bancarotta il comportamento degli amministratori che cagionino il fallimento della società con dolo o per effetto di operazioni dolose: a tale scopo, le operazioni dolose attengono alla commissione di abusi di gestione o di infedeltà ai doveri imposti dalla legge all'organo amministrativo nell'esercizio della carica ricoperta, ovvero ad atti intrinsecamente pericolosi per la "salute" economico-finanziaria della impresa.

Sì all'esdebitazione del socio fallito in estensione

Cass. Civ. - Sez. VI-1 – 30 luglio 2020, n. 16263, ord.

In caso di fallimento in estensione socio illimitatamente responsabile di una società fallita, ai fini dell'esdebitazione il requisito della soddisfazione almeno parziale dei creditori concorsuali, di cui all'art. 142 l.fall., risulta soddisfatto anche quando alcune categorie di creditori, nella specie i chirografari, non abbiano ricevuto alcunché in sede di riparto: per il socio fallito in estensione, infatti, sono creditori concorsuali pure e necessariamente quelli della società.

Ammissione al passivo del creditore ipotecario anche se l'immobile non fa (ancora) parte dell'attivo

Cass. Civ. – Sez. VI – 14 luglio 2020, n. 14960, ord.

Al creditore che chiede di essere ammesso in rango ipotecario al passivo fallimentare è possibile riconoscere questa collocazione anche se il bene su cui grava la garanzia non faccia attualmente parte dell'attivo fallimentare. In tema di ammissione al passivo fallimentare di crediti assistiti da ipoteca, infatti, non è necessaria nella domanda l'indicazione, da parte del creditore, del bene su cui tale garanzia grava, atteso che la sua eventuale mancanza rileva unicamente nella fase attuativa.

Prescrizione degli interessi sui crediti chirografari: decorso, sospensione e interruzione

Cass. Civ. – Sez. I – 9 luglio 2020, n. 14527, sent.

Secondo l'art. 55, comma 1, l.fall. la sospensione del decorso degli interessi vale solo all'interno del concorso e non si estende anche ai singoli rapporti correnti tra ciascun creditore ed il fallito. Gli interessi, pertanto, continuano a maturare al di fuori del concorso e dunque nei rapporti tra il singolo creditore e debitore sottoposto a procedura concorsuale.

La prescrizione degli interessi maturati sui crediti chirografari ai sensi dell'art. 55, comma 1, l.fall., matura anche nel corso dello svolgimento della procedura concorsuale.

La prescrizione dei crediti da interessi maturati sui crediti chirografari, ai sensi dell'art. 55, comma 1, l.fall., viene interrotta, nella procedura fallimentare, dalla domanda di insinuazione al passivo con effetto permanente per tutto il corso della procedura.

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