Dichiarazioni fuorvianti: la valutazione è rimessa alla S.A. senza automatismo espulsivo
07 Dicembre 2020
Alla luce dei principi espressi dall'Adunanza Plenaria, nella recente sentenza n. 16/2020, spetta all'amministrazione valutare la natura effettivamente fuorviante delle dichiarazioni rese in corso di gara, la loro incidenza sul regolare svolgimento della procedura, nonché la loro rilevanza nel giudizio di integrità e affidabilità professionale del concorrente. In assenza di automatismi espulsivi, la S.A. potrà nell'esercizio della propria discrezionalità valorizzare le circostanze del caso concreto (ad esempio, nella fattispecie in esame, dando positiva rilevanza all'adozione di misure self-cleaning a fronte di sanzioni AGCM, rispetto alle quali l'impresa ha reso dichiarazioni potenzialmente fuorvianti). Conseguentemente, ove l'amministrazione non abbia potuto svolgere una simile attività valutativa, è da escludersi un accertamento giurisdizionale sulla relativa causa di esclusione, che possa tradursi in un sindacato su poteri amministrativi non ancora esercitati vietato ai sensi dell'art. 34, comma 2, c.p.a. |