Osservatorio sulla Cassazione – Marzo 2021

La Redazione
09 Aprile 2021

Torna l'appuntamento mensile con l'Osservatorio, una selezione delle più interessanti sentenze di legittimità depositate nel mese di Marzo.

Fondo di garanzia e pagamento TFR nell'insolvenza del datore di lavoro

Cass. civ. - Sez. lav. - 16 marzo 2021, n. 7352

L'imprenditore committente ed obbligato in solido con il datore di lavoro insolvente non può surrogarsi nella posizione del lavoratore nei confronti del Fondo di garanzia in quanto la posizione giuridica soggettiva del committente che, in forza dell'art. 29 d.lgs. n. 276/2003 corrisponda i trattamenti retributivi ed il TFR ai dipendenti del proprio appaltatore non è riconducibile a quella dell'”avente diritto dal lavoratore”, beneficiario della garanzia del Fondo.

Fallimento in estensione: la notifica ai soci va effettuata nelle forme ordinarie

Cass. Civ. – Sez. VI – 10 marzo 2021, n. 6526, ord.

In caso di fallimento in estensione, la notifica ai soci illimitatamente responsabili della società fallita, ai fini della loro convocazione ex art. 147 l.fall., deve essere compiuta nelle forme ordinarie, e, dunque, ai sensi degli artt. 137 c.p.c. e ss. o a mezzo del sevizio postale. L'art. 15, comma 3, l.fall., giusta la sua formulazione, regola la sola ipotesi di instaurazione del contraddittorio nei confronti del debitore principale, sia esso un imprenditore individuale o una società commerciale.

Dichiarazione di fallimento della “supersocietà” di fatto

Cass. civ. – Sez. VI – 4 marzo 2021, n. 6030

Ai fini della dichiarazione di fallimento della c.d. “supersocietà” di fatto è indispensabile l'accertamento della sua specifica insolvenza, che è autonoma rispetto a quella di uno o più dei suoi soci, potendo rappresentare quest'ultima un mero fatto indiziante.

Fallimento in estensione e istanza ex art. 147, comma 4, L. Fall.

Cass. civ. – Sez. I – 4 marzo 2021, n. 5985

In tema di fallimento in estensione, la nullità dell'istanza ex art. 147, comma 4, L. fall., in quanto proposta personalmente dal curatore, non è suscettibile della sanatoria prevista dall'art. 182, comma 2, c.p.c., la quale presuppone che l'atto di costituzione in giudizio sia stato comunque redatto da un difensore, non venendo in rilievo nelle ipotesi di originaria inesistenza della procura.

Procedimento di opposizione allo stato passivo e onere della prova

Cass. civ. - Sez. VI - 3 Marzo 2021, n. 5847

Il procedimento di opposizione allo stato passivo del fallimento si configura come un vero e proprio giudizio ordinario di cognizione in cui trovano applicazione le regole generali in tema di onere della prova; da ciò consegue che l'opponente è tenuto a fornire la prova della fonte negoziale o legale del suo diritto di credito, mentre grava sulla curatela l'onere di dimostrare l'esistenza di fatti modificativi, impeditivi o estintivi dell'obbligazione.

L'attività stragiudiziale del curatore non è soggetta all'autorizzazione del GD

Cass. civ.- Sez. I - 2 marzo 2021, n. 5672 , ord.

L'attività stragiudiziale svolta da un avvocato su delega del curatore non è soggetta alla preventiva autorizzazione del giudice delegato, quanto piuttosto da quella successiva del comitato dei creditori.

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