Sui presupposti per l'annullamento d'ufficio del provvedimento di aggiudicazione
26 Ottobre 2021
La stazione appaltante può, anche durante l'esecuzione del contratto di appalto, annullare d'ufficio il provvedimento di aggiudicazione illegittimo, nel rispetto delle garanzie procedimentali dell'interessato e delle condizioni previste dall'art. 21-nonies, L. n. 241/1990. In particolare, l'amministrazione è tenuta a valutare i diversi interessi in gioco e a motivare adeguatamente la decisione assunta entro un termine ragionevole nella cura di un preminente e attuale interesse pubblico. Tale onere di motivazione si attenua nelle ipotesi in cui l'intervento in autotutela si sia reso necessario per prospettazioni non veritiere da parte del privato che non potrebbe in tal caso maturare alcun affidamento incolpevole, potenzialmente ostativo all'annullamento d'ufficio. Dunque, l'assenza di un requisito di partecipazione, non oggetto di immediata verifica da parte della s.a., consente di annullare in autotutela l'aggiudicazione anche successivamente all'affidamento del contratto. Del resto, nei confronti di prospettazioni non veritiere non può a tutela dell'aggiudicatario invocarsi l'errore o una negligenza della p.a., la quale è legittimata ad intervenire in autotutela nel rispetto di un termine congruo, che per un principio di esigibilità inizia a decorrere dall'effettiva conoscenza di profili di illegittimità dell'atto. |