Decreto Legge - 31/05/2021 - n. 77 art. 53 - (Semplificazione degli acquisti di beni e servizi informatici strumentali alla realizzazione del PNRR e in materia di procedure di e-procurement e acquisto di beni e servizi informatici) 1

Francesco Mascia

(Semplificazione degli acquisti di beni e servizi informatici strumentali alla realizzazione del PNRR e in materia di procedure di e-procurement e acquisto di beni e servizi informatici)1

1. Fermo restando, per l'acquisto dei beni e servizi di importo inferiore alle soglie di cui all'articolo 35 del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, quanto previsto dall'articolo 1, comma 2, lettera a), del decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 settembre 2020, n. 120, così come modificato dal presente decreto, le stazioni appaltanti possono ricorrere alla procedura di cui all'articolo 48, comma 3, in presenza dei presupposti ivi previsti, in relazione agli affidamenti di importo superiore alle predette soglie, aventi ad oggetto l'acquisto di beni e servizi informatici, in particolare basati sulla tecnologia cloud, nonché servizi di connettività, finanziati in tutto o in parte con le risorse previste per la realizzazione dei progetti del PNRR, la cui determina a contrarre o altro atto di avvio del procedimento equivalente sia adottato entro il 31 dicembre 2026, anche ove ricorra la rapida obsolescenza tecnologica delle soluzioni disponibili tale da non consentire il ricorso ad altra procedura di affidamento 2.

2. Al termine delle procedure di gara di cui al comma 1, le amministrazioni stipulano il contratto e avviano l'esecuzione dello stesso secondo le modalità di cui all'articolo 75, comma 3, del decreto- legge 17 marzo 2020, n. 18, convertito in legge 24 aprile 2020, n. 27, nel rispetto di quanto previsto dall'articolo 32, commi 9 e 10, del decreto legislativo n. 50 del 2016. Per le verifiche antimafia si applica l'articolo 3 del decreto legge 16 luglio 2020, n. 76, convertito in legge 11 settembre 2020, n. 120. L'autocertificazione consente di stipulare, approvare o autorizzare i contratti relativi ai beni, servizi e forniture, sotto condizione risolutiva, ferme restando le verifiche successive ai fini del comprovato possesso dei requisiti da completarsi entro sessanta giorni.

3. La struttura della Presidenza del Consiglio dei ministri competente per l'innovazione tecnologica e la transizione digitale esercita la funzione di cui all'articolo 14-bis, comma 2, lettera g), del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, sentita l'AgID, in relazione alle procedure di affidamento di cui al comma 1 ritenute strategiche per assicurare il conseguimento degli specifici obiettivi di trasformazione digitale previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza.

3-bis. Le disposizioni di cui all'articolo 14-bis, comma 2, lettera f), del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82 non si applicano in relazione alle procedure di affidamento di cui al comma 13.

4. Nell'esercizio della funzione di cui al comma 3, la struttura della Presidenza del Consiglio dei ministri competente per l'innovazione tecnologica e la transizione digitale detta anche prescrizioni, obbligatorie e vincolanti nei confronti delle amministrazioni aggiudicatrici, relative alle modalità organizzative e ai tempi di svolgimento delle procedure di affidamento necessarie al fine di assicurare il conseguimento degli specifici obiettivi di trasformazione digitale previsti dal PNRR nel rispetto dei termini di attuazione individuati nel cronoprogramma relativo ai singoli progetti, nonché alla qualità e alla coerenza tecnologica complessiva delle architetture infrastrutturali 4.

5. Al decreto legislativo 18 aprile 2016, n.50, recante "Codice dei contratti pubblici" sono apportate le seguenti modificazioni:

a) all'articolo 29:

1) al comma 1, primo periodo, dopo le parole "nonché alle procedure per l'affidamento" sono inserite le seguenti: "e l'esecuzione";

2) il comma 2 è sostituito dal seguente: "2. Tutte le informazioni inerenti agli atti delle amministrazioni aggiudicatrici e degli enti aggiudicatori relativi alla programmazione, alla scelta del contraente, all'aggiudicazione e all'esecuzione di lavori, servizi e forniture relativi all'affidamento, inclusi i concorsi di progettazione e i concorsi di idee e di concessioni, compresi quelli di cui all'articolo 5, sono gestite e trasmesse tempestivamente alla Banca Dati Nazionale dei Contratti pubblici dell'ANAC attraverso le piattaforme telematiche ad essa interconnesse secondo le modalità indicate all'articolo 213, comma 9. L'ANAC garantisce, attraverso la Banca Dati Nazionale dei Contratti pubblici, la pubblicazione dei dati ricevuti, nel rispetto di quanto previsto dall'articolo 53 e ad eccezione di quelli che riguardano contratti secretati ai sensi dell'articolo 162, la trasmissione dei dati all'Ufficio delle pubblicazioni dell'Unione europea e la pubblicazione ai sensi dell'articolo 73. Gli effetti degli atti oggetto di pubblicazione ai sensi del presente comma decorrono dalla data di pubblicazione dei relativi dati nella Banca dati nazionale dei contratti pubblici." 5;

3) al comma 3, sono inserite, in fine, le seguenti parole: "anche attraverso la messa a disposizione di piattaforme telematiche interoperabili con la Banca dati nazionale dei contratti pubblici per la gestione di tutte le fasi della vita dei contratti pubblici secondo le modalità indicate all'articolo 213, comma 9";

4) il comma 4 è sostituito dal seguente: "4. Le stazioni appaltanti sono tenute ad utilizzare le piattaforme telematiche di cui al comma 2, aderenti alle regole di cui all'articolo 44.";

5) il comma 4-bis è sostituito dal seguente: "4-bis. L'interscambio dei dati e degli atti tra la Banca Dati Nazionale dei Contratti pubblici dell'ANAC, il sistema di cui al decreto legislativo 29 dicembre 2011, n. 229, e le piattaforme telematiche ad essa interconnesse avviene, nel rispetto del principio di unicità del luogo di pubblicazione e di unicità dell'invio delle informazioni, in conformità alle Linee guida AgID in materia di interoperabilità. L'insieme dei dati e delle informazioni condivisi costituiscono fonte informativa prioritaria in materia di pianificazione e monitoraggio di contratti. Per le opere pubbliche si applica quanto previsto dall'articolo 8, comma 2, del decreto legislativo 29 dicembre 2011, n. 229." 6.

b) all'articolo 36, comma 6-bis, secondo periodo, la parola "decreto" è sostituita dalla seguente:  "provvedimento" e, al terzo periodo, le parole "Banca dati nazionale degli operatori economici" sono sostituite dalle seguenti: "Banca dati nazionale dei contratti pubblici.";

c) all'articolo 77, comma 2, le parole "può lavorare" sono sostituite dalle seguenti:  "di regola, lavora".

d) all'articolo 81:

1) al comma 1, le parole "Banca dati centralizzata gestita dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, denominata Banca dati nazionale degli operatori economici" sono sostituite dalle seguenti: "Banca dati nazionale dei contratti pubblici, di cui all'articolo 213, comma 8";

2) il comma 2 è sostituito dal seguente: "2. Per le finalità di cui al comma 1, l'ANAC individua, con proprio provvedimento, adottato d'intesa con il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili e con l'AgID, i dati concernenti la partecipazione alle gare e il loro esito, in relazione ai quali è obbligatoria la verifica attraverso la Banca dati nazionale dei contratti pubblici, i termini e le regole tecniche per l'acquisizione, l'aggiornamento e la consultazione dei predetti dati, anche mediante la piattaforma di cui all'articolo 50-ter del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, nonché i criteri e le modalità relative all'accesso e al funzionamento della Banca dati. L'interoperabilità tra le diverse banche dati gestite dagli enti certificanti coinvolte nel procedimento, nonché tra queste e le banche dati gestite dall'ANAC, è assicurata secondo le modalità individuate dall'AgID con le Linee guida in materia." 7;

3) al comma 3, primo periodo, la parola "decreto" è sostituita dalla seguente: "provvedimento" e, al secondo periodo, le parole ", debitamente informata dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti," sono soppresse;

4) il comma 4 è sostituito dal seguente: "4. Presso la Banca dati nazionale dei contratti pubblici è istituito il fascicolo virtuale dell'operatore economico nel quale sono presenti i dati di cui al comma 2 per la verifica dell'assenza di motivi di esclusione di cui all'articolo 80, l'attestazione di cui all'articolo 84, comma 1, per i soggetti esecutori di lavori pubblici, nonché i dati e documenti relativi ai criteri di selezione di cui all'articolo 83 che l'operatore economico carica. Il fascicolo virtuale dell'operatore economico è utilizzato per la partecipazione alle singole gare. I dati e documenti contenuti nel fascicolo virtuale, nei termini di efficacia di ciascuno di essi, possono essere utilizzati anche per gare diverse. In sede di partecipazione alle gare l'operatore economico indica i dati e i documenti relativi ai requisiti generali e speciali di cui agli articoli 80, 83 e 84, contenuti nel fascicolo virtuale per consentire la valutazione degli stessi alla stazione appaltante.";

5) dopo il comma 4 è aggiunto il seguente: "4-bis. Le amministrazioni competenti al rilascio delle certificazioni di cui all'articolo 80 realizzano, mediante adozione delle necessarie misure organizzative, sistemi informatici atti a garantire alla Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici la disponibilità in tempo reale delle dette certificazioni in formato digitale, mediante accesso alle proprie banche dati, con modalità automatizzate mediante interoperabilità secondo le modalità individuate dall'AgID con le linee guida in materia. L'ANAC garantisce l'accessibilità alla propria banca dati alle stazioni appaltanti , agli operatori economici e agli organismi di attestazione di cui all'articolo 84, commi 1 e seguenti, limitatamente ai loro dati. Fino alla data di entrata in vigore del provvedimento di cui al comma 2, l'ANAC può predisporre elenchi di operatori economici già accertati e le modalità per l'utilizzo degli accertamenti per gare diverse." 8;

e) all'articolo 85, comma 7, la parola "decreto" è sostituita dalla seguente: "provvedimento";

e-bis) all'articolo 111:

1) al comma 1:

1.1) al primo periodo, le parole: "con particolare riferimento alle" sono sostituite dalla seguente: "mediante";

1.2) al secondo periodo, la parola: "decreto" è sostituita dalla seguente: "regolamento";

2) al comma 2, secondo periodo, dopo la parola: "semplificazione" sono aggiunte le seguenti: ", mediante metodologie e strumentazioni elettroniche";

3) dopo il comma 2 è aggiunto il seguente:

"2-bis. Le metodologie e strumentazioni elettroniche di cui ai commi 1 e 2 del presente articolo garantiscono il collegamento con la Banca dati nazionale dei contratti pubblici di cui all'articolo 213, comma 8, per l'invio delle informazioni richieste dall'ANAC ai sensi del citato articolo 213, comma 9"9;

f) all'articolo 213, comma 8, il quarto periodo è soppresso;

g) all'articolo 216, comma 13, la parola "decreto" è sostituita dalla seguente: "provvedimento";

6. All'articolo 1 della legge 27 dicembre 2019, n. 160, sono apportate le seguenti modificazioni:

a) al comma 593 è aggiunto, infine, il seguente periodo «Il superamento del limite di cui al comma 591 è altresì consentito per le spese per l'acquisto di beni e servizi del settore informatico finanziate con il PNRR»;

b) i commi 610, 611, 612 e 613 sono abrogati.

7. L' ANAC provvede all'attuazione delle disposizioni del presente articolo con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.

[1] Per le deroghe al presente articolo vedi l'articolo 5, comma 1, dell'O.P.C.M. 30 maggio 2023, n. 140

[2] Comma modificato dall'articolo 1, comma 1, della Legge 29 luglio 2021, n. 108, in sede di conversione.

[3] Comma inserito dall'articolo 18, comma 1, del D.L. 24 febbraio 2023, n. 13,  convertito con modificazioni dalla Legge 21 aprile 2023, n. 41.

[4] Comma modificato dall'articolo 1, comma 1, della Legge 29 luglio 2021, n. 108, in sede di conversione.

[5] Capoverso modificato dall'articolo 1, comma 1, della Legge 29 luglio 2021, n. 108, in sede di conversione.

[6] Capoverso modificato dall'articolo 1, comma 1, della Legge 29 luglio 2021, n. 108, in sede di conversione.

[7] Capoverso modificato dall'articolo 1, comma 1, della Legge 29 luglio 2021, n. 108, in sede di conversione.

[8] Capoverso modificato dall'articolo 1, comma 1, della Legge 29 luglio 2021, n. 108, in sede di conversione.

[9] Lettera inserita dall'articolo 1, comma 1, della Legge 29 luglio 2021, n. 108, in sede di conversione.

Inquadramento

L'art. 53 del d.l. 77/2021 ha l'obiettivo di semplificare il più possibile l'acquisto di beni e servizi informatici strumentali alla realizzazione del PNRR. Infatti, come ricordato anche nella Relazione illustrativa al d.l. 77/2021, il Next Generation EU prevede che il 20% dei fondi destinati agli Stati membri attraverso la Recovery and Resilience Facility sia destinato alla trasformazione digitale, conseguentemente “si appalesano di stringente necessità e urgenza gli acquisti di beni e servizi ICT finanziati in tutto o in parte con le risorse previste per la realizzazione dei progetti del PNRR e strumentali rispetto ai predetti progetti, beni e servizi che supportano le funzioni e i servizi essenziali dello Stato e che, peraltro, sono soggetti a particolare obsolescenza”. Oltre a ciò, l'art. 53 apporta ulteriori modifiche al codice dei contratti pubblici di cui al d.lgs. 50/2016.

Le deroghe relative alla fase di affidamento

Il comma 1 autorizza l'acquisto, mediante affidamento diretto ex art. 1 comma 2 lett. a) del d.l. 76/2020 convertito dalla legge 120/2020, di beni e servizi informatici fino all'importo inferiore alla soglia comunitaria, e sempre che gli stessi siano finanziati in tutto o in parte con le risorse previste per la realizzazione dei progetti del PNRR. Per tale tipologia di appalti, quindi, viene ampliata la possibilità di ricorrere all'affidamento diretto cd. “puro”, che passa dall'importo inferiore a € 139.000,00 – stabilito dall'art. 1 comma lett. a) del d.l. 76/2020 convertito dalla legge 120/2020all'importo inferiore a € 214.000,00 (in caso di appalti pubblici aggiudicati da amministrazioni aggiudicatrici sub-centrali o dalle autorità governative centrali che operano nel settore della difesa).

La disposizione consente, altresì, in caso di appalti di valore superiore alla soglia comunitaria, che i sopra citati beni e servizi possano essere acquistati mediante ricorso alla procedura negoziata di cui all'articolo 48, comma 3 del d.l. 77/2021. La stazione appaltante, quindi, potrà avviare una procedura negoziata senza pubblicazione del bando ex art. 63 del d.lgs. 50/2016, nella misura strettamente necessaria quando, per ragioni di estrema urgenza derivanti da circostanze imprevedibili e non imputabili alla stazione appaltante, l'applicazione dei termini (anche abbreviati) previsti dalle procedure ordinarie potrebbe compromettere la realizzazione degli obiettivi o il rispetto dei tempi di attuazione di cui al PNRR. Il comma 1 specifica che l'utilizzo dell'eccezionale procedura di cui all'art. 48 comma 3, possa essere ammessa soltanto per l'acquisto di beni e servizi informatici finanziati in tutto o in parte con le risorse previste per la realizzazione dei progetti del PNRR, ed a condizione che la determina a contrarre o altro atto di avvio del procedimento equivalente venga adottato entro il 31 dicembre 2026. Il ricorso a tale sistema di selezione è inoltre concesso anche qualora ricorra la rapida obsolescenza tecnologica delle soluzioni disponibili tale da non consentire il ricorso ad altra procedura di affidamento.

Sempre a fini di semplificazione e accelerazione, il comma 2 prevede che una volta terminate le procedure di gara, le stazioni appaltanti stipulino il contratto, nel rispetto dei termini di stand still stabiliti dall'art. 32 commi 9 e 10 del d.lgs. 50/2016, e diano avvio all'esecuzione dello stesso, secondo quanto previsto dall'articolo 75, comma 3, del d.l. 17 marzo 2020, n. 18, convertito in legge 24 aprile 2020, n. 27, ovvero previa acquisizione di una autocertificazione dell'operatore economico aggiudicatario attestante il possesso dei requisiti generali, finanziari e tecnici, la regolarità del DURC e l'assenza di motivi di esclusione. L'autocertificazione, puntualizza il comma 2, consente di stipulare, approvare o autorizzare i relativi contratti sotto condizione risolutiva, ferme restando le verifiche entro i successivi sessanta giorni ai fini del comprovato possesso dei requisiti dichiarati. Per quanto riguarda le verifiche antimafia, invece, si procederà ai sensi dell'articolo 3 del d.l. 76/2020 convertito dalla legge 120/2020.

Dip. per la trasformazione digitale: funzioni ex art. 14-bis, c. 2, lett. g, d.lgs. n. 82/2005

I commi 3 e 4 attribuiscono al Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri la possibilità di rendere pareri obbligatori e vincolanti sugli elementi essenziali delle procedure di affidamento volti all'acquisto di beni e servizi informatici ritenuti strategici per assicurare il conseguimento degli specifici obiettivi di trasformazione digitale previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, nonché il potere di indirizzare le amministrazioni aggiudicatrici con prescrizioni riguardanti l'oggetto, le clausole principali, i tempi e le modalità di acquisto.

Le modifiche al d.lgs. 18 aprile 2016 n. 50

L'art. 53, oltre ad introdurre delle novità in tema di acquisti ICT, modifica diverse disposizioni del codice dei contratti. Di seguito si evidenziano le più rilevanti.

In relazione all'art. 29 del d.lgs. 50/2016, prevede che, oltre agli atti relativi alla programmazione e all'affidamento, anche quelli inerenti la fase dell'esecuzione di lavori, opere, servizi e forniture, vengano pubblicati e aggiornati sul profilo del committente nella sezione “Amministrazione trasparente”. Inoltre, in riforma del comma 2 del citato art. 29, stabilisce che i predetti atti non dovranno più essere pubblicati sul sito del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e sulla piattaforma digitale istituita presso l'Anac, ma le informazioni ivi contenute dovranno essere trasmesse tempestivamente alla Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici dell'ANAC attraverso le piattaforme telematiche ad essa interconnesse. Le stazioni appaltanti saranno tenute, altresì, ad utilizzare le piattaforme telematiche di cui sopra, il cui interscambio dei dati con la Banca Dati Nazionale dei Contratti pubblici dell'Anac e con il sistema di cui al d.lgs. 29 dicembre 2011 n. 229, dovrà avvenire nel rispetto del principio di unicità del luogo di pubblicazione e di unicità dell'invio delle informazioni, in conformità alle Linee guida AgID in materia di interoperabilità. Per le opere pubbliche, viene precisato che troverà applicazione quanto previsto dall'articolo 8, comma 2, del decreto legislativo 29 dicembre 2011, n. 229.

In merito all'art. 77 del d.lgs. n. 50/2016, stabilisce che nelle procedure di aggiudicazione di contratti di appalti o di concessioni, i lavori della commissione dovranno essere svolti, di regola, a distanza con procedure telematiche idonee a salvaguardare la riservatezza delle comunicazioni.

Con riferimento all'art. 81 del d.lgs. n. 50/2016, l'art. 53 del d.l. n. 77/2021 inserisce, al comma 1, la nuova denominazione della banca dati, chiamata ora “Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici” e, in sostituzione del comma 2, prevede che l'ANAC individui, con proprio provvedimento, sentiti il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili e l'AGID, i dati concernenti la partecipazione alle gare e il loro esito, in relazione ai quali sia obbligatoria la verifica attraverso la Banca dati nazionale dei contratti pubblici, nonché i termini e le regole tecniche per l'acquisizione, l'aggiornamento e la consultazione dei predetti dati, ed i criteri e le modalità relative all'accesso e al funzionamento della banca dati. La novella istituisce inoltre, presso la Banca Dati Nazionale dei contratti pubblici, il “fascicolo virtuale dell'operatore economico”, in cui saranno presenti i dati necessari alla verifica dell'assenza di motivi di esclusione, l'attestazione SOA per i soggetti esecutori di lavori pubblici, nonché le informazioni relative ai requisiti di idoneità professionale, economico finanziari e tecnico professionali di cui all'art. 83 del d.lgs. 50/2016. Detto fascicolo virtuale, prosegue l'art. 53, verrà utilizzato per la partecipazione alle singole gare, ma anche per procedure diverse. È importante evidenziare che in sede di partecipazione, l'operatore economico dovrà indicare i dati e i documenti relativi ai requisiti generali e speciali di cui agli articoli 80, 83 e 84 del d.lgs. 50/2016, contenuti nel fascicolo virtuale, per consentire la valutazione degli stessi alla stazione appaltante.

Il comma 5 dell'art. 53 inserisce, infine, il comma 4-bis dell'art. 81, al fine di consentire che le certificazioni relative al possesso dei requisiti generali di cui all'art. 80 del d.lgs. n. 50/2016 rilasciate dalle amministrazioni competenti, possano essere disponibili in tempo reale presso la Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici.

La nuova Banca dati nazionale dei contratti pubblici, prenderà avvio a seguito dell'adozione del provvedimento Anac di cui all'art. 81, comma 2, del d.lgs. n. 50/2016. Fino ad allora, le stazioni appaltanti e gli operatori economici continueranno ad utilizzare la banca dati Avcpass istituita presso l'Anac (art. 216, comma 13, del d.lgs. 50/2016).

Viene introdotto, infine, all'art. 111, il comma 2-bis, secondo il quale le metodologie e le strumentazioni elettroniche in uso al direttore dei lavori e al direttore dell'esecuzione, dovranno garantire il collegamento con la Banca dati nazionale dei contratti pubblici per l'invio delle informazioni richieste dall'Anac ai sensi dell'art. 213, comma 9, del d.lgs. 50/2016.

Bibliografia

Caringella, Manuale dei contratti pubblici, Roma, 2021; Giustiniani-Caringella, I Contratti Pubblici, Roma, 2021; Rovelli, Manuale del RUP, Roma, 2021.

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