Decreto ministeriale - 15/02/2017 - n. 109972 art.DECRETO DEL MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO 15 febbraio 2017 (in Gazz. Uff., 7 marzo 2017, n. 55). - Adozione dei criteri ambientali minimi da inserire obbligatoriamente nei capitolati tecnici delle gare d'appalto per l'esecuzione dei trattamenti fitosanitari sulle o lungo le linee ferroviarie e sulle o lungo le strade. InquadramentoCon il decreto ministeriale del 15 febbraio 2017, sono stati definiti i Criteri ambientali minimi (CAM) da inserire obbligatoriamente nei capitolati tecnici delle gare d'appalto per l'esecuzione dei trattamenti fitosanitari sulle o lungo le linee ferroviarie e sulle o lungo le strade. I CAM sono i requisiti ambientali definiti dal Ministero dell'ambiente che hanno la finalità di ridurre i consumi attraverso l'individuazione di soluzioni ecosostenibili per le P.A. (Fidone, Gli appalti verdi). I CAM si inseriscono nel contesto degli «appalti verdi» (GPP). Con tale nozione ci si riferisce a strumenti finalizzati alla valorizzazione degli aspetti ambientali negli acquisti della P.A., ai quali vengono ricondotti (i) un elemento ‘oggettivo' rappresentato dall'inerenza alla materia della contrattualistica pubblica e (ii) un elemento teleologico consistente nella strumentalità rispetto alla realizzazione di obiettivi di tutela ambientale (Cafagno — Farì). Il decreto ministeriale in parola va inteso come parte integrante del Piano d'Azione per la sostenibilità ambientale dei consumi della pubblica amministrazione (PAN GPP), in attuazione del quale sono stati emanati vari decreti ministeriali di individuazione di specifici CAM per macroaree di riferimento. I CAM possono essere classificati tramite due macrocategorie: criteri ambientali di base e criteri ambientali di aggiudicazione. I primi riguardano l'oggetto dell'appalto, la selezione dei candidati, nonché le specifiche tecniche e di esecuzione dell'appalto; i secondi sono soprattutto criteri premianti applicabili in caso di aggiudicazione attraverso il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa del miglio rapporto qualità-prezzo. Il Consiglio di Stato si è soffermato sulla distinzione tra criteri di base e criteri di aggiudicazione, evidenziando che le «specifiche tecniche premianti», debbano essere semplicemente «tenute in considerazione», non essendo fissato un rapporto di rigida corrispondenza tra le stesse ed i criteri di valutazione delle offerte tecniche contenuti nella lex specialis. Quindi, le stazioni appaltanti sono semplicemente invitate ad utilizzare i criteri «premianti» quando aggiudicano la gara d'appalto all'offerta economicamente più vantaggiosa». La norma è tesa ad incentivare, senza rendere rigorosamente obbligatorio, l'adattamento della lex specialis ai suddetti criteri di carattere «premiante» (Cons. St. III, n. 2317/2018). Per ogni criterio ambientale, al fine di permettere alla stazione appaltante di controllare la conformità delle offerte ai criteri, il decreto indica i mezzi di prova che devono essere presentati dall'offerente. In merito all'oggetto dell'appalto, il fine dichiarato è quello del «contenimento della flora infestante o il controllo delle avversità fitopatologiche». La selezione dei candidati deve essere limitata ai soggetti che abbiano conseguito la registrazione EMAS, la certificazione ISO 14001 o altre prove equivalenti. L'allegato al decreto in commento specifica altresì i prodotti il cui utilizzo deve intendersi escluso o fortemente limitato per via del loro impatto ambientale. A tal fine in sede di valutazione delle offerte vengono attribuiti criteri premianti per offerte che presentino un utilizzo limitato delle tecniche e dei prodotti a maggior impatto ambientale come descritte nell'allegato Per un commento esteso sul contenuto delle linee guida, si rinvia al commento all'art. 34 del codice. BibliografiaCafagno - Farì, I princìpi e il complesso ruolo dell'amministrazione nella disciplina dei contratti per il perseguimento degli interessi pubblici, in Clarich (a cura di), Commentario al Codice dei Contratti Pubblici, II ed., Torino, 2019; Fidone, Gli appalti verdi all'alba delle nuove direttive: verso modelli più flessibili orientati a scelte eco-efficienti, in Riv. it. dir. pubbl. comun., 2012; Fidone, Il nuovo Codice dei contratti pubblici, in Clarich (a cura di), Commentario al Codice dei Contratti Pubblici, II ed., Torino, 2019. |