Decreto ministeriale - 24/05/2016 - n. 100094 art.

Marco Giustiniani

DECRETO DEL MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO 24 maggio 2016 ( in Gazz. Uff., 7 giugno 2016, n.131). - Determinazione dei punteggi premianti per l'affidamento di servizi di progettazione e lavori per la nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione degli edifici e per la gestione dei cantieri della pubblica amministrazione, e dei punteggi premianti per le forniture di articoli di arredo urbano.

Inquadramento

Il d.m. 24 maggio 2016 (G.U. 7 giugno 2016, n. 131), recante «Incremento progressivo dell'applicazione dei criteri minimi ambientali negli appalti pubblici per determinate categorie di servizi e forniture» disciplina l'introduzione progresiva dei Criteri Ambientali Minimi (CAM) per talune tipologie di affidamenti (indicati dall'articolo 1, comma 1 del decreto in parola).

I CAM sono i requisiti ambientali definiti dal Ministero dell'ambiente che hanno la finalità di ridurre i consumi attraverso l'individuazione di soluzioni ecosostenibili per le P.A. (Fidone).

I CAM si inseriscono nel contesto degli «appalti verdi» (GPP, acronimo che sta per «Green Public Procurement»). Con tale nozione ci si riferisce a strumenti finalizzati alla valorizzazione degli aspetti ambientali negli acquisti della P.A., ai quali vengono ricondotti (i) un elemento ‘oggettivo' rappresentato dall'inerenza alla materia della contrattualistica pubblica e (ii) un elemento teleologico consistente nella strumentalità rispetto alla realizzazione di obiettivi di tutela ambientale (Cafagno - Fari).

In attuazione del Piano d'Azione Nazionale GPP (PAN GPP), sono stati adottati vari decreti ministeriali con cui sono stati individuati – con riferimento ad alcune specifiche categorie merceologiche – degli specifici CAM.

Tali criteri sono declinati alla stregua di criteri minimi di tutela: le stazioni appaltanti hanno piena facoltà di prevedere criteri più stringenti, ma non possono invece discostarsi al ribasso da tali previsioni (Cafagno - Fari).

I criteri ambientali minimi possono essere suddivisi in criteri «di base» e criteri «di aggiudicazione». Sulla distinzione si è pronunciato il Consiglio di Stato, evidenziando che le «specifiche tecniche premianti», debbano essere semplicemente «tenute in considerazione», non essendo fissato un rapporto di rigida corrispondenza tra le stesse ed i criteri di valutazione delle offerte tecniche contenuti nella lex specialis. Quindi, le stazioni appaltanti sono semplicemente invitate ad utilizzare i criteri «premianti» quando aggiudicano la gara d'appalto all'offerta economicamente più vantaggiosa». La norma è tesa ad incentivare, senza rendere rigorosamente obbligatorio, l'adattamento della lex specialis ai suddetti criteri di carattere «premiante» (Cons. St. III, n. 2317/2018).

Con il d.m. 24 maggio 2016, si è inteso aumentare progressivamente la base d'asta cui riferire i CAM per i seguenti affidamenti:

- Servizi di pulizia;

- Servizi di gestione del verde pubblico;

- Servizi di gestione dei rifiuti urbani;

- Forniture di articoli di arredo urbano; e

- Forniture di carta in risme e carta grafica.

Per i citati affidamenti, il comma 2 dell'articolo 1 ha delle percentuali progressivamente più alte del valore a base d'asta cui riferire l'obbligo di applicare i CAM. In particolare, a partire dal 1° gennaio 2020 i CAM sono diventati obbligatoriamente applicabili all'intera base d'asta (limitatamente agli affidamenti di cui sopra).

Le amministrazioni, in ogni caso, erano libere di applicare percentuali più alte di quelle previste dal d.m. 24 maggio 2016.

Per un commento esteso sul contenuto delle linee guida, si rinvia al commento all'art. 34 del Codice.

Bibliografia

Cafagno - Farì, I princìpi e il complesso ruolo dell'amministrazione nella disciplina dei contratti per il perseguimento degli interessi pubblici, in Clarich (a cura di), Commentario al Codice dei Contratti Pubblici, II ed., Torino, 2019; Fidone, Gli appalti verdi all'alba delle nuove direttive: verso modelli più flessibili orientati a scelte eco-efficienti, in Riv. it. dir. pubbl. comun., 2012; Fidone, Il nuovo Codice dei contratti pubblici, in Clarich (a cura di), Commentario al Codice dei Contratti Pubblici, II ed., Torino, 2019.

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