Decreto legislativo - 7/03/2005 - n. 82 art. 13 - Formazione informatica dei dipendenti pubbliciFormazione informatica dei dipendenti pubblici Art. 13. 1. Le pubbliche amministrazioni , nell'ambito delle risorse finanziarie disponibili, attuano politiche di reclutamento e formazione del personale finalizzate alla conoscenza e all'uso delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione, nonche' dei temi relativi all'accessibilita' e alle tecnologie assistive, ai sensi dell'articolo 8 della legge 9 gennaio 2004, n. 4 1. 1-bis. Le politiche di formazione di cui al comma 1 sono altresi' volte allo sviluppo delle competenze tecnologiche, di informatica giuridica e manageriali dei dirigenti, per la transizione alla modalita' operativa digitale 2.
[1] Comma modificato dall'articolo 9, comma 6, lettera b) del D.L. 18 ottobre 2012, n. 179 e successivamente dall'articolo 12, comma 1, del D.Lgs. 13 dicembre 2017, n. 217. [2] Comma aggiunto dall'articolo 12, comma 1, del D.Lgs. 26 agosto 2016, n. 179. InquadramentoLa disposizione in oggetto ha subito delle modifiche a seguito dell'approvazione del d.lgs. 13 dicembre 2017, n. 217, il quale ha riformulato il comma l della norma prevedendo che le pubbliche amministrazioni, nell'ambito delle risorse finanziarie disponibili, attuino politiche di reclutamento e formazione del personale finalizzate alla conoscenza e all'uso delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione. Le competenze per la digitalizzazione.Per capire quali sono le competenze distintive per innovare e digitalizzare la P.A. è necessario comprendere due dimensioni: le aree di azione su cui concentrarsi per raggiungere tale finalità, nonché le esigenze che deve soddisfare la P.A. per garantire il necessario supporto alla collettività. Sul tema delle aree di azione, sicuramente ci può essere di supporto l'Agenda Digitale europea che, se pur risalente a qualche anno fa, può essere ritenuta un buon punto di partenza sul tema in oggetto. Tale agenda, infatti, individua i principali ostacoli allo sviluppo diffuso dell'ICT e indica la strategia unitaria a livello europeo volta a loro superamento individuando, appunto, le aree d'azione da seguire per raggiungere tale scopo. Le aree in questione costituiscono i 7 pilastri dell'agenda digitale e sono relativi ai seguenti ambiti: mercato digitale unico e dinamico; interoperabilità e standard; sicurezza; accesso veloce e super veloce ad internet; ricerca e innovazione; alfabetizzazione, conoscenze einclusione nel mondo digitale; vantaggi offerti dall'ICT alla società dell'UE. Per quanto concerne alle esigenze, invece, c'è sicuramente un tema legato alla semplificazione dell'attività amministrativa di cui si è già parlato nel commento all'art. 12 e che costituisce la risposta più immediata ai bisogni di rinnovamento della pubblica amministrazione italiana. Pertanto, le politiche di formazione di cui al comma 1 della disposizione in oggettodovrebbero andare nella direzione di sviluppare solide competenzeper intercettare gli elementi più significativi delle due dimensioni precedentemente descritte. BibliografiaCittadino, Commento al Codice dell'amministrazione digitale (aggiornato con D.lgs. 13 dicembre 2017, n. 217), Roma, 2018. |