Interrogatorio libero nel rito del lavoro: conseguenze in caso di omissione

La Redazione
27 Novembre 2025

Il Tribunale di Bergamo ha ritenuto di non dover procedere all'espletamento dell'interrogatorio libero delle parti, reputando quest'ultimo non indispensabile, né potenzialmente utile, viste le preclusioni già maturate e la superfluità di chiarimenti sulle allegazioni, confermando l'ordinanza ex 665 c.p.c. e rigettando l'opposizione del conduttore.

Nel rito del lavoro l'espletamento del libero interrogatorio delle parti, pur configurando un adempimento obbligatorio, non è previsto a pena di nullità, essendo attribuito al potere discrezionale del giudice del merito di valutarne la indispensabilità e la sua potenziale utilità al fine di acquisire elementi di convincimento per la decisione. (Nella specie, il giudice del merito aveva ritenuto la inutilità del libero interrogatorio, in quanto la controversia concerneva esclusivamente questioni di diritto (Cass., sez lav., sent., 5 maggio 2003, n. 6815).

(In applicazione del richiamato indirizzo, il Tribunale di Bergamo ha disposto non procedersi all'interrogatorio libero delle parti, ritenendo quest'ultimo né indispensabile, né potenzialmente utile, viste le preclusioni già maturate e la superfluità di chiarimenti sulle allegazioni, confermando l'ordinanza ex 665 c.p.c. e rigettando l'opposizione del conduttore).

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