Codice Civile art. 368 - Omissione della dichiarazione.

Giusi Ianni

Omissione della dichiarazione.

[I]. Se il tutore, conoscendo il suo credito o le sue ragioni, espressamente interpellato non li ha dichiarati, decade da ogni suo diritto.

[II]. Qualora, sapendo di essere debitore, non abbia dichiarato fedelmente il proprio debito, può essere rimosso dalla tutela [384].

Inquadramento

La norma individua le conseguenze dell'omessa dichiarazione da parte del tutore, in sede di inventario, di eventuali ragioni di debito o credito nei confronti del minore.

L'omissione della dichiarazione di cui all'art. 367

Ai sensi dell'art. 367, il tutore, prima della chiusura dell'inventario, deve dichiarare l'esistenza di debiti o crediti nei confronti del minore. Le conseguenze dell'omessa dichiarazione sono individuate dalla norma in commento, che le differenzia a seconda che l'omissione riguardi le ragioni di debito ovvero le ragioni di credito nei confronti del minore. In caso, infatti, di omessa dichiarazione delle ragioni di credito, il tutore semplicemente decade dal diritto vantato nei confronti del minore, mentre in caso di omessa o infedele dichiarazione delle ragioni di debito la conseguenza è la rimozione del tutore dalla carica. La ratio della differenziazione va individuata nel fatto che qualora il tutore abbia ragioni di credito nei confronti del minore, l'omessa dichiarazione arreca un pregiudizio solo al tutore, sicché il legislatore configura la decadenza dal diritto al solo scopo di evitare che possa configurarsi il conflitto di interessi rilevante ex art. 350 n. 3, che è causa di incapacità all'ufficio tutelare; viceversa, ove vengano taciute, da parte del tutore, ragioni debitorie verso il minore, tale situazione è pregiudizievole in sé per il medesimo minore, privato di una potenziale posta attiva del suo patrimonio, per cui la conseguenza configurata è quella della rimozione del tutore dall'incarico.

Bibliografia

Cividali, La tutela. un istituto da rinnovare e adeguare a nuove realtà, in Dir. famiglia, fasc.2, 2003, 453; Jannuzzi, Manuale della volontaria giurisdizione, Milano, 2004, 259 e ss.; Veronesi, Titolo del Libro: L'intervento del giudice nell'esercizio della potestà dei genitori, Milano, 2008, 178 e ss.

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