Codice Civile art. 916 - Rimozione degli ingombri.

Alberto Celeste

Rimozione degli ingombri.

[I]. Le disposizioni dell'articolo precedente si applicano anche quando si tratta di togliere un ingombro formatosi sulla superficie di un fondo o in un fosso, rivo, colatoio o altro alveo, a causa di materie in essi impigliate, in modo che le acque danneggino o minaccino di danneggiare i fondi vicini [917].

Inquadramento

La norma in commento — che non ha trovato, a quanto consta, applicazioni in giurisprudenza — estende l'applicazione delle disposizioni dell'articolo precedente, dedicato alla riparazione di sponde ed argini distrutti o atterrati, anche quando si tratta di togliere un ingombro formatosi sulla superficie di un fondo o in un fosso, rivo, colatoio o altro alveo, a causa di materie in essi impigliate, il tutto in modo che le acque danneggino o minaccino di danneggiare i fondi vicini.

La fattispecie qui prevista concerne il danno cagionato dalle acque che in seguito all'ostruzione, arrestino il proprio corso deviando verso un terreno prima non bagnato o aumentando la portata del deflusso, in maniera da arrecare pregiudizio al vicino. Deve trattarsi di un danno apprezzabile, non di qualsiasi inconveniente o molestia che si determini ai fondi successivi o vicini (Albano, in Tr. Res., 1982, 622).

Si ritiene comunemente che, data la ratio della norma, di difesa delle acque fluenti, la sua applicazione non dovrebbe estendersi al caso in cui gli ostacoli formatisi al naturale deflusso delle acque abbiano prodotto una diminuzione di utilità per il fondo inferiore, impedendone ad esempio l'irrigazione, ciò in quanto non si può dire che “le acque danneggiano quando invece vengono a mancare” (Pescatore-Albano -reco, 455).

Bibliografia

Azzaro, Scoli e avanzi d'acqua (servitù di), in Dig. civ., XVIII, Torino, 1998; Calabrese, Diritto sulle acque private e limiti nel loro uso, in Giur. agr. it. 1982, 39; Costantino, Acque private, in Dig. civ., I, Torino, 1987; Gaggero, Presa o derivazione d'acqua (servitù di), in Dig. civ., XIV, Torino, 1996; La Rocca, Problemi pratici derivanti dalla normativa in materia di deflusso delle acque per la pendenza del terreno, in Giur. agr. it. 1983, 474; Lipari, Alterazione del deflusso naturale di acque e risarcimento del danno, in Giur. agr. it. 1987, 486; Pescatore - Albano - Greco, Commentario del codice civile, III, Della proprietà, Torino, 1968; Taldone, Lavori nell'alveo di un fiume e necessità di preventiva autorizzazione, in Dir. e giur. agr. e ambiente 2005, 601.

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