Codice Civile art. 1157 - Possesso di titoli di credito.

Inquadramento

La norma in commento, a chiusura della sezione II, volta disciplinare gli effetti del possesso di buona fede di beni mobili, statuisce che, per quanto concerne i titoli di credito, gli effetti del possesso di buona fede dei titoli di credito sono regolati dal titolo V del libro IV. Dunque, la circolazione dei titoli di credito è disciplinata dall'art. 1994 che sostituisce, per il disposto della norma de qua, la norma generale dell'art. 1153, salvo aggiungere che tale norma riguarda, più in particolare, i titoli a legittimazione nominale all'ordine o nominativi.

La giurisprudenza, in proposito, ha solo chiarito che, pur definendosi titoli di partecipazione, in quanto attribuiscono un complesso di poteri e di diritti che si riassumono nello status di socio, i titoli azionari, essendo anch'essi essenzialmente caratterizzati dall'incorporazione del diritto nel documento, rientrano nell'ampia categoria dei titoli di credito (nominativi), e, come tutti i titoli di credito, sono qualificabili come beni mobili e sono, in quanto tali, suscettibili di possesso in senso tecnico, dato che la disponibilità del documento attribuisce al soggetto la tutela giuridica degli interessi che quel documento esprime (Cass. I, n. 2103/1982).

Bibliografia

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