Codice Civile art. 2582 - Ritiro dell'opera dal commercio.

Roberto Amatore
aggiornato da Francesco Agnino

Ritiro dell'opera dal commercio.

[I]. L'autore, qualora concorrano gravi ragioni morali, ha diritto di ritirare l'opera dal commercio, salvo l'obbligo di indennizzare coloro che hanno acquistato i diritti di riprodurre, diffondere, eseguire, rappresentare o mettere in commercio l'opera medesima.

[II]. Questo diritto è personale e intrasmissibile (1).

(1) V. art. 142 l. 22 aprile 1941, n. 633.

Inquadramento

In tema di tutela del diritto d'autore sulle opere letterarie e artistiche, il diritto esclusivo di riproduzione (art. 13 l. n. 633/1941) ha per oggetto la moltiplicazione delle opere in copie e quello esclusivo di messa in commercio (art. 17 l. n. 633/1941) riguarda il primo atto d'immissione in circolazione, a profitto dell'autore, degli esemplari dell'opere, senza divieto dell'ulteriore loro commercio. Pertanto — a meno che l'autore non abbia esercitato il diritto di ritiro dal commercio degli esemplari lecitamente riprodotti — il commercio dell'opera integra una lesione del diritto d'autore solo se è collegato al primo atto di messa in commercio, compiuto, a proprio profitto, dell'abusivo riproduttore dell'opere medesime (Cass. n. 3353/1999).

L'articolo in commento prevede il cd. diritto al pentimento, il cui esercizio è disciplinato dettagliatamente negli artt. 142 e 143 l. n. 633/1941. Il diritto di pentimento spetta a maggior ragione all'autore anche prima che la stessa sia stata messa in commercio (Santini, 40).

Il riferimento alle gravi ragioni morali deve essere inteso nel suo significato più ampio, comprendente motivi d'ordine etico, intellettuale, politico e religioso. Le gravi ragioni morali possono costituire oggetto di sindacato da parte del giudice e non è perciò sufficiente la dichiarazione dell'autore attestante la loro esistenza (Santini, cit., 40).

Bibliografia

Ascarelli, Teoria della concorrenza e dei beni immateriali, Milano, 1960, 698; Auteri, in AA.VV., Diritto Industriale, proprietà intellettuale e concorrenza, 4° ed., 492; Caselli, Codice del diritto d'autore,Torino, 1943, 325; Cavani, in La legge sul software. Commento sistematico, in Quaderni di Aida, Milano, 1994; Santini, I diritti della personalità nel diritto industriale, Padova, 1959, 40.

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