Decreto legislativo - 8/07/1999 - n. 270 art. 109 - Abrogazioni.

Rosaria Giordano

Abrogazioni.

1. Sono abrogati:

a) il decreto-legge 30 gennaio 1979, n. 26, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 aprile 1979, n. 95, e successive modificazioni, fatta eccezione per l'articolo 2-bis;

b) l'articolo 8, terzo comma, della legge 28 novembre 1980, n. 784;

c) l'articolo 4 del decreto-legge 31 luglio 1981, n. 414, convertito, con modificazioni, dalla legge 2 ottobre 1981, n. 544;

d) il decreto-legge 28 aprile 1982, n. 185, convertito, con modificazioni, dalla legge 25 giugno 1982, n. 381;

e) l'articolo 2 del decreto-legge 9 aprile 1984, n. 62, convertito, con modificazioni, dalla legge 8 giugno 1984, n. 212;

f) gli articoli 2 e 3 del decreto-legge 9 dicembre 1986, n. 835, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 febbraio 1987, n. 19;

g) l'articolo 6, comma 2, del decreto-legge 4 settembre 1987, n. 366, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 novembre 1987, n. 452;

h) la legge 23 agosto 1988, n. 391;

i) l'articolo 19 del decreto-legge 31 dicembre 1996, n. 669, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 febbraio 1997, n. 30.

2. È abrogata ogni altra disposizione incompatibile con il presente decreto.

Inquadramento

La disposizione in esame per un verso abroga espressamente alcune normative, per altro, con il comma secondo, chiarisce che sono abrogate tutte le norme incompatibili con il decreto in commento.

Contenuto delle leggi abrogate

L'elencazione delle leggi che la normativa in esame sull'amministrazione straordinaria ha abrogato è significativa dello stato della regolamentazione precedente in questa materia, priva di qualsiasi organicità e senza alcun preciso collegamento con l'intero ordinamento giuridico.

In primo luogo, è venuta meno la trascorsa normativa sull'amministrazione straordinaria regolata dal d.l. n. 26/1979 conv. in l. n. 95/1979, ad eccezione dell'art. 2-bis, che si è ritenuto di mantenere relativamente alla garanzia dello Stato per i debiti delle imprese in procedura. Tuttavia, anche con riferimento a quest'ultima disposizione la prestazione di tale garanzia è ammissibile nei limiti di una specifica autorizzazione della Comunità europea (v. Comm. art. 102).

È stato, inoltre, abrogato l'art. 8, comma terzo, della legge 28 novembre 1980, n. 784 in ordine all'esenzione per le imprese in amministrazione straordinaria di prestare le cauzioni previste dalle leggi vigenti in materia di diritti doganali, d'imposta di fabbricazione, d'imposta erariale di consumo e di diritti erariali, con ciò eliminandosi, secondo le Direttive comunitarie, ogni ipotesi di agevolazione fiscale, riservata alla procedura di risanamento.

L'abrogazione dell'art. 4, d.l. n. 414/1981, conv. con modificazioni in l. n. 544/1981, riguarda il riconoscimento della natura pre-deducibile dei crediti per indennità di anzianità dei dipendenti, il cui rapporto di lavoro è cessato dopo l'emanazione del provvedimento che ha disposto la continuazione dell'esercizio dell'impresa, ed il divieto delle azioni esecutive anche speciali iniziate o proseguite dopo il decreto di apertura della procedura. Quest'ultima regolamentazione, come abbiamo osservato, è stata sostituita dall'art. 48, d.lgs. n. 270/1999.

È venuto meno anche il d.l. n. 185/1982, conv. con modificazioni in l. n. 381/1982, inerente al riconoscimento della natura prededucibile dei debiti delle imprese di navigazione poste in amministrazione straordinaria, derivanti da rapporti di lavoro subordinato, e dei debiti nei confronti di soggetti stranieri, le cui azioni cautelari od esecutive ostacolavano la continuazione dell'esercizio dell'impresa.

È stato abrogato, poi, l'art. 19, d.l. n. 669/1996, convertito con modificazioni in l. n. 30/1997, relativamente al riconoscimento della natura prededucibile dei crediti per indennità di anzianità dei dipendenti di aziende assoggettate ad amministrazione straordinaria (il cui rapporto sia cessato a decorrere dai due anni precedenti il provvedimento di continuazione dell'esercizio d'impresa) le quali, pur non avendo ottenuto l'autorizzazione a tale esercizio, facevano parte di uno stesso gruppo assoggettato ad amministrazione straordinaria.

È stato altresì abrogato il d.l. n. 185/1982, conv. con modificazioni in l. n. 381/1982, sui criteri di determinazione del prezzo di cessione nei casi di trasferimenti aziendali. Quest'ultima regolamentazione risulta assorbita dalla normativa vigente, con cui si è provveduto a regolare la materia della cessione dei complessi aziendali d'imprese assoggettate ad amministrazione straordinaria. L'abrogazione è stata, poi, estesa agli artt. 2 e 3, d.l. n. 835/1986, conv. con modificazioni in l. n. 19/1987, in tema di revoca dei mandati all'incasso ed obbligo di versamento delle somme alla procedura, di cessione di aziende eseguite in attuazione dei programmi d'imprese in amministrazione straordinaria, d'inapplicabilità degli artt. 2112, comma 1, e 2560, comma 2, c.c. e di esonero dal pagamento delle penali e sanzioni amministrative per i contributi previdenziali obbligatori non versati. Più che di una mera abrogazione, si tratta di una regolamentazione ex novo della materia, in conformità alle nuove Direttive della Comunità europea.

È stato, invece, abrogato il d.l. n. 366/1987, conv. con modificazioni in l. n. 452/1987, in ordine al presupposto di apertura dell'amministrazione straordinaria per i debiti verso società per azioni a prevalente partecipazione pubblica derivanti da finanziamenti contratti in base alla previsione di piani aziendali approvati dal CIPI nell'ambito di leggi di ristrutturazione settoriale.

È venuta meno, altresì, la l. n. 391/1988 in ordine alla competenza dei tribunali amministrativi regionali in materia di ricorsi contro gli atti ed i provvedimenti di autorizzazione alla vendita di beni di proprietà delle imprese sottoposte ad amministrazione straordinaria, nonché di ogni altro atto e provvedimento adottati nel corso della procedura di vendita.

È prevista, infine, una disposizione di chiusura, con cui sono state abrogate tutte le disposizioni in concreto incompatibili con il d.lgs. n. 270/1999.

Bibliografia

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